L’andatura è di galoppo spigliato, elegantissimo e rapido ma non impetuoso, così che paragonandola a quella del pointer, è di velocità un po’ inferiore. A parità di lunghezza del tronco, si svolge secondo una linea più presso terra (rasente) e asseconda di più anche lievi ondulazioni del terreno, di modo che risulta più «pieghevole». E ciò è in relazione alla struttura prevista dallo standard (corrispondente alla psiche) che lo rende atto ad un diverso movimento degli arti. L’omero del pointer, più corto per rispetto al radio, diminuisce le possibilità angolari e forse la distanza di appoggio degli arti anteriori. Il posteriore poi è costruito per la sgroppata potente ed i due arti posteriori danno la spinta propulsiva in due tempi sì, ma più serrati, e si protendono maggiormente indietro.
Mese: Febbraio 2011
Comunicare per diffondere la cultura mirata alla conservazione della Beccaccia. L’effetto diseducativo dell’esibizione dei carnieri.
Complimenti a quelli del Club della Beccaccia: son proprio bravi. Con ciò non voglio discriminare i Soci degli altri due Club che si dedicano alla medesima passione, solo che le loro attività mi sono meno note e di loro so poco: magari sono altrettanto bravi anche loro. Ricordo la frase scritta non so dove che diceva “Siamo il club della beccaccia … non dei beccacciai” e lo trovai uno slogan efficace, una bella asserzione pubblicitaria. Ora però – a tre anni dal nostro incontro – devo ammettere che quella frase era proprio vera. La funzione di un Club, oggi più che mai, è di comunicare per educare e condizionare i suoi Soci e tutti coloro che sono raggiunti dai messaggi dell’Associazione.
Non riesco nemmeno ad immaginare una vita senza la caccia, forse posso sembrare esagerato, ma sin da bambino per me la caccia è stata sempre qualcosa di veramente importante. Tra i ricordi più belli nella mia testa c’è senz’altro il Nonno, mio vero grande maestro dell’ARS VENANDI, ricordo la sua doppietta che è stata sempre quella, le cartucce da lui caricate con dosi e formule degne dei migliori chimici, la cacciatora che guardavo con rispetto e riverenza, i cani, tra cui spiccava Arno mitico setter tricolore, lui si che la inventava la Beccaccia. Ricordo l’ansia che avevo e che non mi faceva dormire ( mi capita spesso anche oggi ) il giorno e la notte prima dell’apertura e non solo, l’ansia che mi prendeva quando il nonno non mi portava, e che mi faceva aspettare con trepidazione il suo ritorno.