Come una ballerina in un bosco incantato, fra macchie e felci, alberi di cristallo plasmati dal gelo, fra sorgenti nascoste da un manto di neve, sei scesa dai pianori librandoti nell’aria del mattino, sibilando nel vento, volteggiando fra pini e faggi in una danza eterea.
Alla tua apparizione un sussulto; una carezza di vento, il sapore dell’incanto, la magia del cielo.
Puntuale all’incontro sulla scia della tua poesia, hai scalfito l’anima infondendo un’emozione enorme in una visione reale, ma che di terreno non aveva radici. Era di cielo!