CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

Mese: Febbraio 2015

Le prime tappe del Saladini 2015

Per visionare il Calendario delle prove del Gruppo Cinofilo Sagittario Sangro clicca sul seguente Link : Calendario Saladini e prove in Abruzzo

“Notizie a caccia chiusa” di Silvio Spanò


Riepilogo dell’andamento del passo a fine stagione venatoria. Le probabili conseguenze dell’attuale riscaldamento terrestre. Negli ultimi tre numeri del “Giornale della Beccaccia” (n° 90, 91 e 92) ho cercato di seguire l’andamento del passo dall’inizio fino al 20 dicembre circa, data in cui avevo anche riportato il documento del RéseauBécasse dell’ONCFS relativo ai primi due mesi di comparsa autunnale in Francia, con l’aggiunta di un breve resoconto sulle prime due decadi di dicembre in casa nostra, nonché con un tentativo di previsione per il periodo successivo. Oggi faccio il punto su cosa è successo tra Natale e la chiusura della caccia, a proposito della quale vale la pena riassumere le relative date, variabili da regione a regione. Nella maggior parte (14 regioni su 20) la caccia alla beccaccia ha chiuso alla fine della seconda decade di gennaio (in ottemperanza alla Direttiva CEE e relativi Key-concepts), mentre le rimanenti sei (tutte settentrionali) avevano già fermato l’attività venatoria tra il 30 novembre (Aosta), il 15 dicembre (Trento e Bolzano) e il 31 dicembre (Piemonte, Lombardia, Friuli). Tralasciamo alcune anomalie locali (ad esempio parte dell’Emilia e Abruzzo). Pertanto le beccacce sono riuscite ad avere più di dieci giorni di tregua anticipata!

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COTURNICI di Franco Subinaghi

Coste solive, fra sassère, giavine, immensi paglioni rotti da grandi massi erratici, cenge sospese su terrificanti strapiombi; e loro, le Regine delle Rocce, le coturnici. Cacciandole, accumuli cocenti e spesso continue delusioni compensate da immense soddisfazioni, da emozioni tanto forti da mozzarti il fiato, già corto per la ripida salita che hai affrontato per andare a servire il tuo cane fermo fra quelle roccette, sulla costa tanto erta da sembrare verticale: frullano tutte insieme, grigie fra le rocce grigie, e quando il setter ti riporta quella che hai abbattuto, per un attimo ti sembra che stringa fra le fauci un pezzo di roccia grigia: ma poi le apri le ali e il petto e l’addome sembrano esplodere in un’apoteosi di ocra di bruno-rossicci, di neri, di bianchi crema, con il becco e le zampe di quel vermiglio da far impallidire un corallo…
E canti al primo chiaror dell’alba, salmodiare fitto a salutare il rinnovarsi del miracolo di una  nuova alba alpestre, e frulli metallici d’ali battute all’unisono, traiettorie sibilanti a fendere la purezza della brezza alpina, stoccate incredibili che lasciano nel cielo azzurro pallido una scia di piumette grigie, bianche, rossicce. Adrenalina pura nelle tue vene e una caccia per cacciatori e cani montanari, di quelli veri.

GALLO FORCELLO di Franco Subinaghi

Il mio grande amore fra le cacce alpine, come il Re forcello ho amato solo la beccaccia. Quanto storie, avventure, indimenticabili episodi ho vissuto cacciando per un trentennio, con i miei gordon e i miei inglesi, questo meraviglioso selvatico fra lariceti ammantati di fitti mirtilleti, fra i quali crescevano selvaggi sorbi montani dalle bacche vermiglie, o fra drose e rododendri celanti, qua e là, esili vene d’acqua cristallina alle quali i cani si dissetano avidamente. Galli che rugolano sulla cima d’un larice lontano, nelle giornate di nebbia. Galli che s’involano a tre tiri di schioppo quando un velo di neve fresca rende troppo visibile il tuo incedere e quello dei tuoi cani. Galli che s’impigriscono nel tepore del meriggio ottobrino, ingozzandosi di mirtilli nero-bluastri, e si lasciano fermare dal gordon il quale, col suo incedere prudente, li sorprende in piena pastura… bloccato sotto una ferma inesorabile, il vecchio gallo regge
a lungo la ferma là, sotto i due giovani larici che crescono stretti a una roccia coperta di muschio verde scuro, poi s’invola fragorosamente, velocissimo, in un’orgia di neri e di bianchi, cade di schianto e vien giù pesantemente, sbattendo contro un ramo di quel larice che, per qualche attimo, continua a dondolare…
Lo ammiri a lungo, posato sullo zaino, il tuo sguardo non riesce più a staccarsi dai riflessi blu scuro sul nero del petto, dal bianco abbagliante degli specchi alari, dal rosso carminio delle grandi caruncole, dalla curva perfetta di quelle penne della coda a lira… Il primo desiderio che provi è quello di…dipingerli, per fissare sulla tela, per sempre, tale e tanta bellezza, prima che appassisca…

PERNICI BIANCHE di Franco Subinaghi

A un passo dal cielo, le pernici bianche, i mitici Osei del Signur,  gli uccelli del Signore che due volte, cacciandole, ti fanno venir da ridere, mentre le altre otto volte ti fanno….piangere. Chiamale anche taine o galinet, rimangono sempre selvatici ammantati di leggenda, per pochi eletti: per raggiungerle son sempre interminabili camminate, ore e ore di fatica in condizioni meteo a volte molto avverse.
Ho sempre amato il “paese delle bianche”, paesaggio lunare ben oltre i duemila, ove non crescono alberi e dove il silenzio è totale e tanto profondo da inghiottire in un attimo il rumore delle fucilate, delle parole, dei tuoi sospiri, e il bisbigliare dei tuoi pensieri; e il galoppo dei setter sul manto nevoso gelato, il gordon nero in ferma che spicca sul biancore circostante, e la macchia rosso vivo che lasciano sul candore immacolato. Avere fra le mani una pernice bianca è un pò come cogliere un meraviglioso, algido fiore delle nevi: quando lo ricevi dal riporto del cane tu sai che, comunque, te lo sei meritato. E sai anche che questi attimi non li scorderai mai più, per tutta la vita. Queste sono le bianche, uccelli antichi, tramandateci dalle grandi glaciazioni: quando si prendono il tuo cuore di cacciatore, sarà per sempre….
 

Campionato Delegazioni S.I.S.

Umberto D'Alessandris

Umberto D’Alessandris

Sabato 7 febbraio 2015 organizzato dalla S.I.S. di Grosseto, si è corso il campionato per Delegazioni S.I.S. su beccacce, ottima la scelta dei territori da parte degli organizzatori, infatti in una batteria sono state trovate circa venti beccacce.

Si aggiudica il campionato grazie ai risultati del conduttore Umberto D’Alessandris la S.I.S. di Frosinone :

1° batteria giudici Crudeli – Donatucci

1° ecc. C.A.C. Ghibli s.i.m. di Baloci/Gnutti

2° batteria giudici Fabricotti – Berlingozzi

1° ecc. C.A.C. Cash s.i.m. di D’Alessandris

2° ecc. 1° Ris. C.A.C. Africa s.i.f. di D’Alessandris

3° ecc. Mansi’s Show s.i.m. di D’Alessandris

ecc. Mimmo s.i.m. di Scarpetta

M.B. Memo s.i.m. di Scarpetta

M.B. Sonia s.i.f. di Fusaro

C.Q.N. Mesi s.i.f. di Scarpetta

L’ISOLA DI SMERALDO di Ambrogio Fossati

Iris accosta Beccaccino

Iris accosta Beccaccino

La mia prima volta in Irlanda è stata nel 2003 e fu un’esperienza magnifica. Dopo di che ho girovagato per l’Europa del Nord alla ricerca di altri ambienti umidi che ospitassero beccaccini in cui immergere i giovani Bracchi italiani da me allevati nel preciso intento di selezionare soggetti dotati per quella che (non solo io) considero la più bella ed impegnativa caccia col cane da ferma.

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Ai soci e agli appassionati del setter gordon

In allegato alla presente trasmettiamo la locandina del Campionato Europeo Gordon che si svolgerà a Lonato il 6/7 Marzo 2015  e delle altre manifestazioni organizzate dal Club nella stessa settimana di Marzo.

Per chi fosse interessato a partecipare alla prova speciale cac cacit del 5 Marzo o alla Prova Giovani CAC/Raduno CAC dell’8 Marzo, o comunque volesse assistere alle prove, trasmettiamo elenco di alcuni agriturismo vicini all’Hotel Sullivan (punto di ritrovo dell’organizzazione) dove potere soggiornare.

Cordiali saluti

Maurizio Peri – Setter Gordon Club

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