CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

Mese: Settembre 2016 Page 2 of 4

PIANO D’AZIONE ISPRA PER LA STARNA

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La Starna ( Perdix perdix ) ha subito un grave declino in gran parte d’Europa (dove in 50 anni la contrazione delle popolazioni è stata stimata in oltre il 90%) e rientra nel gruppo delle specie ornitiche più vulnerabili, in quanto legate alla qualità degli ecosistemi agricoli aperti, molto spesso manomessi dalle moderne prassi di coltivazione.

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ISPRA ANALISI DEI DATI DI ABBATTIMENTO DELL’AVIFAUNA SOTTOPOSTA A PRELIEVO VENATORIO RELATIVI ALLA STAGIONE 2014-2015

imagesPremesse metodologiche 

Complessivamente, otto regioni  hanno trasmesso i dati raccolti con i tesserini venatori. Lazio,  Sicilia e, in forma più sintetica, Friuli Venezia Giulia, con il format in Excel inizialmente fornito dall’ISPRA, che prevede la divisione in decadi e province dei dati relativi agli abbattimenti per ogni singola specie, al metodo di prelievo e allo sforzo di caccia. L’elaborazione delle informazioni trasmesse in Excel da queste tre regioni ha richiesto un lavoro preliminare di adattamento dei dati, in quanto non immediatamente elaborabili a partire dal format originale.

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Linee guida per l’allevamento di starne e pernici rosse

coturnici-e-pernici-20Le immissioni in natura di galliformi provenienti da allevamento, effettuate negli ultimi decenni a scopo di ripopolamento o reintroduzione, hanno dato spesso risultati assai scarsi, determinando una modesta gratificazione da parte dei fruitori, del mondo venatorio e ambientalista. ARSIA, in seguito a una preliminare e approfondita analisi critica, si è avvicinata a questa tematica attraverso un approccio propositivo, ricercando soluzioni organiche e strategie costruttive.

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PROGETTO PER IL RECUPERO DELLE POPOLAZIONI NATURALI DI STARNA (Perdix perdix) IN PROVINCIA DI PESCARA

Peò di Crocedomini

La Starna (Perdix perdix) è un uccello appartenente alla famiglia dei fasianidi che un tempo popolava abbondantemente le nostre campagne, essendo particolarmente legata alle colture cerealicole e foraggere in ambienti collinari. A partire dagli anni 50 l’avvento di un’agricoltura meccanizzata e l’abbondante utilizzo di pesticidi, unito in alcuni casi ad una caccia indiscriminata, hanno determinato una drastica riduzione della specie in tutta Europa, e in alcuni casi anche l’estinzione a livello locale. Essendo questa una specie di interesse venatorio non ha goduto negli anni di un adeguato regime di protezione, a parte quella indiretta fornita dalla presenza di Parchi e Riserve sul nostro territorio.

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PIANO D’AZIONE NAZIONALE PER LA COTURNICE (ALECTORIS GRAECA) DOCUMENTO ISPRA

 

I piani d’azione rappresentano uno strumento essenziale per la conservazione delle specie minacciate ed in molti casi l’applicazione di tali documenti ha permesso di recuperare specie a forte rischio d’estinzione, assicurandone la persistenza nel lungo periodo. Tuttavia, l’efficacia dei piani d’azione si è spesso rivelata limitata a causa della mancata attuazione delle azioni previste da questi strumenti. La limitata implementazione dei piani d’azione finora prodotti in Italia è anche dovuta al quadro amministrativo del nostro Paese, caratterizzato da un’articolata frammentazione dei ruoli e delle responsabilità in materia di conservazione e gestione della fauna selvatica, che rende necessaria una complessa opera di concertazione con Enti locali, Aree protette e settori diversi delle pubbliche amministrazioni dello Stato per assicurare un’organica e sinergica applicazione degli interventi in favore dei taxa minacciati.

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MODELLO DI VALUTAZIONE DELLA IDONEITÀ AMBIENTALE PER LA coturnice appenninica

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La coturnice (Alectoris graeca Meisner, 1804) è un Galliforme appartenente alla Famiglia dei Fasianidi (Phasanidae) ed al genere Alectoris, tale genere è diffuso nelle regioni a clima secco e continentale del Medio Oriente, dell’Asia del Bacino Mediterraneo (Cramp et al., 1980). Specie tra le più robuste del suo genere, impropriamente considerata (solo) montana, la coturnice è tipica delle zone rocciose ed aperte, appartenente alla fauna dei climi caldi (specie a “geonemia mediterranea”).

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LE INSOSTITUIBILI STARNE di Mario Di Pinto

20051031101755_p1010028Le prove su starne in branco quale indispensabile verifica delle qualità su cui basare la selezione del cane da ferma Il regolamento delle prove dei cani da ferma è stato originariamente scritto da personaggi che ben conoscevano la materia ed infatti per il Campionato di lavoro stabilirono che era necessario almeno un CAC a starne, poi ridotto ad almeno un Eccellente – sempre a starne. Ma la graduale scomparsa di questo prezioso tipo di selvaggina in Italia, indusse gli estensori del più recente regolamento ad accontentarsi di qualifiche su fagiani purché conseguite in zone DOC (ovvero dove si presume ci siano fagiani nati in libertà o quantomeno che abbiano un comportamento selvatico). Così facendo però è stato travisato il fine che le prove del Campionato di Lavoro dovevano garantire ovvero: le prove su starne mirate a selezionare i riproduttori; le prove su altra selvaggina per verificare i loro prodotti.

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” GRAFFITI ” Mario Grassi Rezzato, 30-07-2011

13173777_10206781342515828_6519561587497955305_n-2Questa per me è una  parola che evoca tante cose: in primis la CACCIA.  I “Graffiti”  sono infatti per eccellenza le incisioni rupestri della nostra Valle Camonica – Primo Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO nel 1979 – testimonianza della caccia di quegli uomini primitivi; graffiti sono pure i solchi indelebili incisi, nella mia memoria, dalle emozioni suscitate dal mondo venatorio in quasi tutte le sue manifestazioni. Esiste una locuzione, nel nostro dialetto bresciano : “ ghet amò ‘l vesse de ‘nda a tra ?”( hai ancora il vizio d’andare a caccia?).

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I miglioramenti ambientali degli habitat riproduttivi del Fagiano di monte (Tetrao tetrix) sulle Alpi

                 3-tetras_lyre_parades                               Per leggere l’articolo cliccare sul seguente link : 140611libro_fagiano_vers2_web-1404458612

LA BECCACCIA (Scolopax rusticola) NELLA TENUTA PRESIDENZIALE DI CASTELPORZIANO

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Interessante studio fatto dall’ISPRA sulle beccacce svernanti nella tenuta presidenziale.

2.3.6. Il comportamento
Gli individui radiomarcati hanno mostrato una elevata fedeltà inter ed intraannuale al sito di svernamento. Una volta che gli individui arrivano in un area effettuano una selezione sul tipo di habitat che frequenteranno nei mesi invernali scegliendo boschi e prati con caratteristiche ben precise. Dai dati raccolti in più di dieci anni di attività sembra che il sito venga “scelto” durante la prima migrazione, ovvero quando gli uccelli giovani esplorano le aree di svernamento per la prima volta.

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