Recentemente ho accompagnato un amico americano, appassionato osservatore della natura e della fauna, a visitare un tratto del basso Appennino bolognese. Nel corso dell’escursione gli dissi che in quell’area si era insediata da alcuni anni una famiglia di lupi e che nel territorio della provincia vivevano almeno quattro branchi di questa specie.
La sua reazione fu di grande stupore e quasi d’incredulità; non riusciva convincersi che un ambiente così segnato dalla presenza millenaria dell’uomo, ancora in buona misura coltivato, con insediamenti abitativi diffusi, una fitta rete stradale e distante pochi chilometri da una città di oltre quattrocentomila abitanti potesse ospitare un grande predatore che, nel suo immaginario e nella sua esperienza personale, associava a vastissimi spazi naturali assai poco o per nulla alterati, in una parola al concetto di “wilderness”.