La grande tradizione campana di caccia alla quaglia rivive nel racconto di una giornata di buon passo sugli altopiani appenninici.
Per noi sudisti la quaglia è il 50% della nostra caccia e ben le si addice l’aulico nome di “coturnix coturnix” datole da Linneo che, anche se svedese, era probabilmente campano nel cuore: solo così si spiega il fatto di aver forgiato per la quaglia un nome così altisonante. E infatti se la quaglia è il 50% della nostra caccia, lo ancor di più della nostra passione. Così è stato nel tempo, tanto che – quando la nostra pianura era tanto fertile da essere chiamata “Campania felix”, fra gli appassionati della caccia col cane da ferma c’era chi di quella alla quaglia aveva fatto una professione.