Woodcock Eurasian Woodcock Displaying Finland

L’Effettivo riproduttore europeo

 Dopo una stagione 2017/18 complessa non solo in Francia, ma in tutti i Paesi di svernamento. Tenuto conto della scarsezza degli effettivi sopravvissuti constatata alla chiusura della caccia, sapevamo che l’effettivo riproduttore ne avrebbe potuto risentire. La conferma ci è giunta dai Russi che hanno validato una diminuzione significativa del numero dei maschi in croule.

Condizioni meteo durante la riproduzione.

Sono state corrette, particolarmente favorevoli durante il periodo critico da metà maggio a fine giugno, che sembra sempre più determinante per il successo, la normalità o il fallimento d’una riproduzione, senza dimenticare di accordare alla Russia una parte preponderante con 70% almeno di effettivi riproduttori. Le Age-ratio dei prelievi con valori record sorprendenti, confermerebbero una buona riproduzione …che noi pronostichiamo solamente abbastanza buona.

Migrazione autunnale.

E’ stata piuttosto precoce con condizioni meteo eccellenti per il tempo, le temperature, la visibilità, la forza e la direzione dei venti durante tutta la migrazione. Il freddo e la neve hanno progressivamente invaso i grandi paesi di riproduzione, spingendo la quasi totalità degli effettivi verso i paesi di transito e di sverno.In seguito i colpi di freddo e la neve sui paesi di transito, sul Nord e l’Est, hanno inviato il restante capitale migratore sui siti di sverno. Impossibile in questa stagione invocare la mitezza dell’inverno (che avrebbe incitato gli uccelli a restare più a nord) per giustificare una diminuzione dell’effettivo migratorio europeo. Se ci sono state meno beccacce in questa stagione è semplicemente perché l’effettivo europeo ha o avrebbe continuato la sua tendenza alla diminuzione.

Ripartizione e comportamento delle Beccacce.

Vista la quantità eterogenea dei biotopi, conseguenza delle siccità ricorrenti nella maggior parte dei paesi di svernamento, il fenomeno delle concentrazioni è stato amplificato con settori ben provvisti e deserti o quasi.  La rarità dell’alimentazione per le beccacce, dei lombrichi in particolare, ha causato instabilità con movimenti erratici permanenti di uccelli, giovani in particolare, certamente alla ricerca di prede. Bisognerà sorvegliare il peso, perché su un numero sempre maggiore di regioni la tendenza è ad avere beccacce sempre più piccole. In generale buone presenze fino a stagione avanzata in media-alta montagna, ma anche frequenze corrette, anche se eterogenee, nei dipartimenti più vicini alle coste, Bretagna in particolare. Come sovente, con questa qualità dei biotopi, le Beccacce si mostrano molto “selvatiche” e particolarmente pedinatrici, sia giovani che adulti. Quanto sopra tuttavia non ha impedito a certi cacciatori di trovare delle “zuppiere” soprattutto di giovani stanchi dalla migrazione, molto sovente delle “coppie”. La percentuale delle beccacce prelevate su quelle alzate per il momento si conferma identica a quella delle altre annate. Gli ultimi movimenti significativi si sono verificati negli ultimi giorni di dicembre e soprattutto nella prima decade di gennaio, in seguito la maggioranza dei cacciatori ha dovuto arrangiarsi con le poche “acquartierate svernanti”.

Gli Indici Cinegetici di Abbondanza (ICA).

Come noi avevamo pronosticato i valori degli ICA battono tutti i records. Tenuto conto della ripartizione delle beccacce è difficile che riflettano la qualità del terreno. I cacciatori che anno trovato uccelli sono usciti; quelli che ne hanno trovato pochi o niente non sono più usciti, falsando di fatto i risultati. Il principio dei vasi comunicanti ha funzionato bene ?. Meno beccacce su un determinato settore compensato da un aumento su un altro corrisponde a stabilità. Meno su un settore , ma stabilità su un altro uguale corrisponde a diminuzione. Bisogna attendere per farsi un’idea più precisa. Le informazioni che ci sono arrivate dagli altri grandi paesi di sverno –Grecia, Spagna e soprattutto Italia – confermano anche là presenze molto eterogenea ma globalmente da molto buona a buona.

Concentrazioni…Attenzione!!

Per quelli ancora troppo numerosi che sostengono a tutti i costi, perfino davanti all’evidenza, che ci sono sempre tante beccacce, il fenomeno delle concentrazioni che va generalizzandosi e accentuandosi stagione dopo stagione è una fortuna insperata. Offre l’impressione in certi settori al punto da generalizzarli, che cioè non ci siano mai stati tanti uccelli e soprattutto fa dimenticare i deserti!  Gonfia artificialmente il valore dell’ICA sui settori interessati. Accentua lo scarto tra i valori dell’Age-ratio dei carnieri e degli inanellamenti al punto di non capire più se ce ne sia uno buono! In realtà maschera la realtà del bosco, perchè? Cercare e trovare di che nutrirsi impegna almeno l’ 80% della vita delle Beccacce. Quando le prede si rarefanno sulle zone di transito e di svernamento (conseguenza delle siccità ricorrenti e della diminuzione dei biotopi) le località risparmiate costituiscono oasi che agiscano come una calamita, non solo per le beccacce, ma per tutta la fauna!.  In dette condizioni affermare che si sono altrettante o più beccacce costituisce un’astrazione da tutti questi indicatori….Noi non cadremo nella trappola!    

Conclusione.

Dal nostro punto di vista per la stagione 2018/19; malgrado ancora quest’anno una tendenza alla diminuzione dell’effettivo riproduttore Europeo 2018, il buon successo della riproduzione ha senza dubbio permesso d’avere un effettivo migratore europeo in leggera crescita rispetto alla stagione precedente. Se i prelievi non sono stati troppo elevati, cosa che resta da verificare, noi potremmo avere una stabilità o anche un piccolo aumento dell’effettivo europeo sopravvissuto a fine caccia, quindi dell’effettivo riproduttore 2019. Al condizionale questo sarebbe una buona notizia per la Beccaccia e per noi.

Per la Francia.  

 Se noi teniamo conto solo i valori dell’ICA come riferimento (che rischiano di battere i loro records, come l’Age-ratio dei carnieri) potremmo dire che gli effettivi sono in aumento. Per fortuna per proteggere la Beccaccia noi non siamo opportunisti dell’ottimismo ebete! Si tratta di una stagione corretta che potrebbe permettere la stabilizzazione dell’effettivo europeo della Beccaccia, ma non ancora di compensarne le diminuzioni…

La Chasse de la Bécasse des Bois                                          31 Mars 2019

(dal sito web di F.Ricaud et Ph.Vignac: www.lachassedelabecassedesbois.com)

Aritcolo tradotto da Silvio Spanò