I cotorni sono lassù noi studiamo la strategia

Alla caccia alpina sono particolarmente legato cosi come lo sono alle prove di alta montagna. Alle montagne di Bergamo poi, sono legate le mie più belle soddisfazioni cinofile. Agli amici di Bergamo invece mi unisce sincera stima. E’ stato quindi un estremo piacere che ho accettato l’invito per queste mie brevi note. Un pensiero breve sui cani da caccia-prove in alta montagna. Anche se per motivi differenti, unitamente alla grande cerca, le prove di alta montagna ritengo siano il più importante strumento si selezione per le nostre razze.

Oggi purtroppo questo tipo di prove si identifica quasi esclusivamente con il trofeo Saladini Pilastri. Dico purtroppo in quanto è mia opinione che si stia caricando di eccessiva importanza e quindi di eccessiva responsabilità questo trofeo. La tanto agonista vittoria finale porta infatti parecchi concornti a non considerare le singole prove come fine a se stesse ma, una volta valutate le esigue possibilità di vittoria finale, disertano. Cosi facendo viene a mancare il confronto e con esso il miglioramento. Impariamo a considerare le prove singolarmente, fine a se stesse, dove in ogni prova vi è in palio il CACIT e quindi come tappa per il raggiungimento del campionato. Farà più bene a tutti.Auspico quindi meno prove valide per il trofeo e più prove “libere”. Tutto comunque con giurie all’altezza della situazione. Viceversa il significato verrebbe falsato, l’utilità vana. Altro aspetto che non viene a sufficienza considerato è la vitale differenza tra prove corse su galli e prove corse su coturnici. Ovvio che anche a galli il cane bravo emerga, ma spesso capita che pure l’improvvisato o il mediocre facciano la loro figura. A cotorni no. Impossibile barare. O ci sei o non ci azzecchi. Qualche prova in più corsa su cotorni ritengo sia necessaria per tenere alta la media dei cani specialisti nella caccia che, a mio sommesso avviso si sta livellando verso il basso. Un azzardo: perché non un Saladini in 4/5 prove corso esclusivamente su cotorni ? Per la selezione sarebbe senz’altro più utile, zootecnicamente di maggior garanzia. Tutto ciò amici cacciatori affinché l’elemento cane abbia ad occupare un ruolo sempre più primario rispetto alla pesantezza dello zaino a tutti i costi. Elemento cane inteso come lavoro ortodosso da svolgere nel rispetto di quelle basilari peculiarità che questa caccia racchiude : intelligenza, passione-coraggio, autonomia di cerca, ferma solidissima. E’ di questo che dovremmo principalmente godere prima della fucilata. E, per un gusto estetico e anche per la situazione in cui versa, generalmente, la selvaggina di monte. Quella formidabile fucilata fatta a quei cotorni non fermati dal nostro cane non serve a identificarci come bravi cacciatori, semmai come bravi tiratori. Ma per questo vi raccomando lo skeet, la fossa ect.ect.

( perché noi a Bergamo c’abbiamo le….. cuturne!!! )