
Asia della Trabaltana
Il setter, da sempre in testa nelle iscrizioni Enci. Sa mantenere in tensione l’azione anche quando deve cambiare marcia, affrontare terreni diversi: bosco, siepe, stoppia, tagliata, padule.
Asia della Trabaltana
Il setter, da sempre in testa nelle iscrizioni Enci. Sa mantenere in tensione l’azione anche quando deve cambiare marcia, affrontare terreni diversi: bosco, siepe, stoppia, tagliata, padule.
E’ il libro dei cani e dei ricordi nasce dall’idea di Angelo Cammi di proporre al cacciatore argomenti interessanti sul setter inglese, base dei valori per i quali sono state selezionate le razze di cani da ferma e da caccia. L’autore, ANGELO CAMMI è nato a Castell’Arquato, dirigente commerciale in pensione, svolge l’attività di Esperto Giudice ENCI, nell’ambito delle prove di lavoro per Cani da Ferma razze inglesi ed è presidente della Delegazione Società Italiana Setters di Piacenza dal 1980.
Foto di angelo Lasagna
Il fascino dei ricordi.
Organizzata in una pizzeria di Piacenza nel giugno del 2006, è rimasta nei miei ricordi e ogni tanto ripassando il pacco di note e articoli che ben conservo, mi capita di rileggerla. La ripropongo, sintetizzata, se non altro, per fare confronti a distanza di tempo. Ed aggiornate considerazioni.
Setter di Roberto Scorta
I macroelementi sono facilmente identificabili anche da chi ha poco esperienza o competenza, si manifestano nelle situazioni contingenti, risultano ben evidenti e per questo “misurabili”.
La ferma è in effetti l’espressione di una caratteristica dibase che rimarca ed evidenzia la fase conclusiva del lavoro;sono rilevanti la tensione e l’espressione, diverse a secondadella razza.
Considero innanzitutto la caccia come la vera insostituibile base di valutazione di un cane. Ciò che un cane da ferma deve dimostrare al cacciatore costituisce un ventaglio di doti talmente ricco che non è possibile confrontare con alcuna “nota” delle prove riconosciute. La cultura e le sensibilità di un vero cacciatore (inteso come competente conoscitore della razza che impiega, del suo temperamento e del suo metodo di educazione) sono un sicuro riferimento per capire come gli obiettivi di oggi non possono essere paragonati a quelli di qualche decennio addietro: obiettivi legati innanzitutto ad un corretto utilizzo dell’ausiliare per godere delle sue tipiche prestazioni, considerando l’abbattimento non l’obiettivo principale, ma solo un momento necessario per il completamento della formazione.
Si potrebbe definire la carica dei 101 anche se il totale dei cani che hanno gareggiato nella prova su beccacce senza sparo nei due giorni 15 e 16 marzo è stato precisamente di 108. E’ una gara iniziata nell’aprile 2013 con lo spunto dateci dal dinamico maresciallo Camillo Cali scatenato cacciatore di becche che conosce i luoghi dell’Appennino piacentino, da buon siciliano, come (qualcuno dice meglio) di tanti cacciatori locali. Non è riconosciuta; l’organizzazione è della Delegazione SIS di Piacenza e la definiamo una gara sociale per soci e non soci senza limitazioni territoriali, tantè che erano presenti cacciatori provenienti dalle provincie di Milano, Reggio Emilia, Brescia, Lecco, La Spezia, Firenze, Asti, Parma, Lodi, Pavia, Cremona e difficile da credere ma vero, da Napoli con un bellissimo camper ed al seguito il carretto con i setter.
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