I fattori che interferiscono sul rendimento del cane atleta sono molteplici e possono essere ascritti a tre grandi gruppi: la genetica, l’ambiente, l’addestramento. L’alimentazione rientra a tutti gli effetti nel gruppo che abbiamo definito ambiente e deve considerare tre importanti fattori: il fabbisogno energetico, lo stress ossidativo e la disidratazione. L’ATP è la molecola dell’energia che è presente nei muscoli e deriva dai processi anaerobici alattici o lattici e dai processi aerobici.
Categoria: Angelo Lasagna
Tra i dati necessari ad una corretta gestione faunistico-venatoria dei galliformi di montagna, oltre a quelli che rilevano le densità primaverili di riproduttori, vi sono quelli estivi che rilevano il successo riproduttivo, realizzati con l’ausilio del cane da ferma.
L’obiettivo dei corsi è quello di abilitare alla figura di conduttore di cani da ferma in ambiente alpino, disposto a collaborare nelle attività censuarie dei tetraonidi e della coturnice e a sottoporre il proprio ausiliare ad una esercitazione pratica propedeutica ai censimenti.
Per informazioni più dettagliate sui corsi per l’anno 2019 rivolgersi a:
Dott. Angelo Lasagna cell. 3498432704 mail: [email protected]
Lasagna2, P. Tizzani2, G. Audino1A. Castello3, P. Meneguz2 1 Tecnico faunistico 2 Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia – Università degli Studi di Torino (Italy) 3 Comprensorio Alpino Biella 1
INTRODUZIONE: sul territorio italiano sono presenti tre specie appartenenti al genere Alectoris: A. rufa, A. graeca e A. barbara. La pernice rossa e la coturnice possono in taluni casi ibridarsi e dare origine a soggetti fertili, con fenotipo, vocalizzi e caratteristiche comportamentali intermedie fra i taxa parentali (RANDI E BERNARD-LAURENT., 1999. CEUGNET M ET AL., 1999) A. chukar, specie alloctona rilasciata per scopi venatori, può a sua volta ibridarsi causando problemi di ordine sanitario e genetico e contribuendo a ridurre la fitness delle popolazioni autoctone (BARILANI ET AL., 2007). In occasione dei conteggi primaverili di coturnice, realizzati in ambiente alpino (BERNARD-LAURENT. 1994) in tre valli piemontesi, sono stati contattati, soggetti riconducibili da un punto di vista fenotipico, ad A. rufa.

Dott. Angelo Lasagna Tecnico faunistico
Cinofilia e conservazione. A cura del Dott. Angelo Lasagna Tecnico faunistico Prof. a contratto presso Dip. Scienze Veterinarie Torino.
Tra i dati necessari ad una corretta gestione faunistico-venatoria dei galliformi alpini, oltre a quelli che rilevano le densità primaverili di riproduttori, vi sono quelli riguardanti il successo riproduttivo, realizzati con l’ausilio di cani da ferma adeguatamente addestrati.

Foto di Angelo Lasagna
Breve disquisizione sull’apparato olfattivo del cane da ferma e sul portamento di testa a cure del dott. Angelo Lasagna, illustrazioni di Luca Zaninoni.
Il Piano Faunistico-Venatorio, documento di riferimento per la gestione faunistica provinciale o regionale, ha il compito di dettare le linee guida per la tutela della fauna selvatica presente sul territorio, in ottemperanza alle leggi nazionali e regionali. Nel contempo il documento cerca di soddisfare gli interessi dei cacciatori, sia di quelli che praticano la caccia di selezione che di quelli che si cimentano nella caccia ai lagomorfi o ai galliformi con l’ausilio del cane segugio o da ferma.
Numerosi autori hanno individuato fra le cause principali di sofferenza della coturnice alpina di questi ultimi 50 anni, il progressivo abbandono delle attività agricole in montagna, con frammentazione e perdita di habitat e l’influenza dei fattori meteorologici sfavorevoli, in particolare in inverno e in primavera. Importanti fluttuazioni nella dinamica delle sue popolazioni potrebbero essere attribuite proprio a questi incidenti meteorologici”. È noto come la coturnice mal si adatti a lunghi inverni con presenza di spesse coltri nevose che permangono al suolo per molti mesi consecutivi; è noto altresì che le piogge intense e persistenti nel mese di luglio siano deleterie per la sopravvivenza dei nidiacei.
L’arena di canto
Il fagiano di monte è una specie poligama, il maschio cioè può fecondare più femmine. Sull’arena però solo pochi galli riescono ad accoppiarsi, generalmente sono i galli che occupano la posizione centrale, più vecchi ed assidui frequentatori di arena, che cercano di respingere i galli più giovani facenti pressione dalle zone periferiche. Le caruncole fortemente sviluppate sono influenzate dal livello di testosterone, l’ormone maschile e i galli che le hanno molto sviluppate sono molto probabilmente quelli più sani, più vigorosi e che riescono ad accoppiarsi. Se aumenta il numero di galli in arena i conflitti fra i maschi si fanno più intensi, con combattimenti, soffi e rugolii.

L’autore in attesa di un turno del Saladini con le due sorelle Luna (Luce) e Lilli del team Ligusticus. all. Marcello Villa.
Introduzione
Il lavoro svolto dai cani da ferma in montagna, durante i censimenti estivi, risulta fondamentale per valutare il successo riproduttivo delle popolazioni e formulare correttamente i piani di prelievo. Le doti venatorie, la docilità e l’addestrabilità, li hanno portati nel corso dei secoli ad una simbiosi con l’uomo che, grazie alla poliedricità attitudinale, può scegliere la razza più adatta in base al tipo di ambiente e di lavoro richiesti: inglese o continentale. I cani da ferma continentali sono stati selezionati in Europa. A loro viene richiesta un’azione di cerca attenta, in terreni di irregolare configurazione, caratterizzati da vegetazione a volte fitta. I cani da ferma Inglesi invece sono stati selezionati in Gran Bretagna ed in Irlanda, creati per la caccia sportiva con prestazioni di minor durata ma con iniziativa vasta e veloce. Tali razze furono inizialmente concepite per cacciare starne e pernici in ampi terreni aperti, privilegiando l’azione di cerca in coppia.