
Foto di David Stocchi
Questo simpatico strafalcione grammaticale spesso viene fuori non volendo nelle lunghe discussioni tra cacciatori cinofili al ritorno da una prova o dopo una battuta di caccia, si tratta dell’ estremo tentativo di condensare in una sola parola quelle qualità che consentono ad un cane di reperire più selvaggina rispetto ad un altro.
In altre parole il cosidetto “senso del selvatico”.
Per un cacciatore di beccacce “l’incontrismo”, è una dote di fondamentale importanza perché a volte un cane che pur avendo, secondo la nostra valutazione, olfatto, metodo di cerca, passione, esperienza specifica, non incontra come dovrebbe.
Magari su altra selvaggina è super, le starne della Serbia le fila per venti metri, le coturnici le fulmina, di galli ne trova in quantità ma poi nel bosco a beccacce non ci convince del tutto.