
Trattando sull’allevamento del cucciolo, già molto è stato detto di quello che deve essere il primo addestramento, anche se questa parola è ancora troppo impegnativa per un piccolo essere, venuto alla luce da poche settimane. Non si può certo parlare di addestramento relativo alla selvaggina ed alla caccia, ma ci sono alcuni punti che riguardano l’educazione, che poi si ripercuoterà su tutto il suo comportamento, che possono essere intrapresi già a due o tre mesi. Un cucciolo di questa età, se ben nutrito, sano, proveniente da genealogie accertate ed esimie, da genitori esercitati sul terreno, ha già le facoltà di apprendere molte cose, come ad esempio di accorrere alla chiamata, di comprendere il suo nome e distinguerlo fra quello degli altri fratelli di cucciolata, ed anche fra gli altri inquilini del canile. Tutti i giorni il cucciolo dovrà essere chiamato ed in modo inequivocabile, affinché capisca che la voce è rivolta proprio a lui e non ad altri, premiandolo con qualche bocconcino prelibato quando accorre sollecito, soprattutto modificando la voce a seconda delle circostanze, perché capisca dai vari toni quello che si vuole da lui. E da questo momento che, seppur con una certa precauzione, bisogna mettere in atto quel sistema d’addestramento che per primo mi confidò il compianto Deho’: quello della mano di ferro in guanto di velluto.
Read More