CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

Categoria: Veterinaria

Come scegliere una crocchetta di qualità approfondimento di- Francesca Coppola educatore cinofilo- dal sito paroladicane.it

alimenti-caniParlando di crocchette, prima di prendere in considerazione le varie marche, è sempre bene ricordare che in ogni caso si tratta di cibo processato, che è stato cotto, macinato, lavorato. Anche se gli ingredienti di partenza fossero eccellenti, dopo tutto il processo di lavorazione, non sono paragonabili a quelli freschi. E’ inevitabile che il valore nutritivo degli ingredienti venga perso durante la lavorazione, ed è per questo che nel cibo industriale vengono sempre aggiunti vitamine e minerali alla fine, per rimpiazzare quello che si è perso.

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Alimenti per cani: come scegliere prodotti di qualità Sintesi da uno studio di Francesca Coppola educatore cinofilo dal sito sito paroladicane.it

Lampo di Ezio Ghidoni

Lampo di Ezio Ghidoni

A nostro avviso la dieta migliore è quella casalinga che ci permette di utilizzare prodotti di qualità a prezzi accettabili senza trascurare il piacere di un pasto veramente appetibile per il nostro cane. Cucinare per cani di taglia grande o per più cani è sicuramente impegnativo ma ci si può organizzare preparando tanti pasti insieme, surgelando le singole porzioni ed utilizzandole all’occorrenza. Inoltre la carne deve essere appena scottata e possiamo cuocere il pesce al forno quando lo consumiamo anche noi!

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Alimetazione del cane Atleta

16491424_10208257066208991_1558808293_o Pere leggere apri i link l’alimentazione del cane atleta

“LEISHMANIOSI” a cura della Dott.ssa Sandra Torricella Iscrizione all’ordine di Roma n°1516

La leishmaniosi canina è una malattia infettiva (causata da protozoi del genere Leishmania), trasmessa dalla puntura di un insetto ematofago (il flebotomo) a carattere zoonosico (può essere trasmessa dal cane all’uomo e viceversa).

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“Leishmaniosi” ecco il vaccino

“ALIMENTAZIONE DEL CANE DA CACCIA” a cura di Alessandro Gramenzi, Luigi De Acetis e Meri Di Leonardo

In azione (73)

Requisiti della razione alimentare di un cane da caccia

I cani utilizzati per la caccia, come tutti i cani da lavoro hanno un elevato fabbisogno di energia durante le stagioni di lavoro, perché sono sottoposti ad un prolungato esercizio fisico. Pertanto, l’assunzione di energia deve essere sufficiente sia per il mantenimento del peso corporeo che per  il lavoro muscolare prolungato. Per questo è importante innanzitutto  comprendere primariamente cos’è il fabbisogno energetico basale e il fabbisogno energetico di mantenimento per le cui definizioni e calcoli si può fare riferimento ad un precedente articolo pubblicato su questa rivista (De Acetis et al. 2011). In questa pubblicazione si possono reperire anche tutte le informazioni utili per il calcolo dei fabbisogni energetici in funzione della razza e del tipo di attività svolta che qui, quindi, non verranno ripetute. Verranno mostrate solamente alcune specificità del cane da caccia in funzione delle evidenze scientifiche disponibili nella letteratura internazionale.

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“PERICOLO FORASACCHI” Dott. Marco Cozza

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Con l’arrivo della bella stagione si ha anche un notevole incremento, oltre che della temperatura, anche dei pericoli per la salute dei nostri amici a quattro zampe, oltre a parassiti e malattie da questi trasmesse, un vero e proprio flagello è rappresentato dalle ariste di graminacee selvatiche, volgarmente note come “forasacchi”. Chi possiede un cane li conosce sicuramente, si tratta di componenti della spiga di specie vegetali diffuse ovunque, anche nelle tranquille aiuole cittadine; la loro conformazione è stata diabolicamente concepita da madre natura al fine di potersi attaccare saldamente al pelo di animali da sfruttare come inconsapevole veicolo per i semi della pianta da cui provengono; ve ne sono di dimensioni diverse, la forma ricorda quella di un arpione, con una robusta punta accuminata e con delle “ali” provviste di piccoli uncini disposti in maniera tale da consentire il movimento solo in una direzione.

I forasacchi rappresentano un pericolo soprattutto per i cani, in particolar modo quelli che vivono in campagna o come i cani da caccia che la frequentano e, tra questi, quelli con pelo più fitto e più lungo.

I forasacchi possono infilarsi praticamente ovunque, ovvero, dopo essersi attaccati al pelo, hanno la capacità, spinti dal movimento dell’animale, di avanzare e di conficcarsi nella pelle arrivando a perforare addirittura le strutture scheletriche. Quando si infilano attraverso la pelle (la zona preferita è tra le dita, ma possono penetrare in qualsiasi parte del mantello) generalmente producono una infezione purulenta (ascessi) evidente come tumefazione calda e dolente che ad un certo punto si ulcera lasciando fuoriuscire del pus. In tali situazioni, se il veterinario non è fortunato ad estrarli alla cieca tramite apposite pinze, è spesso necessario ricorrere a veri e propri interventi chirurgici.

Altre destinazioni predilette dei forasacchi sono le orecchie, il naso, la gola.
In caso di penetrazione nelle orecchie, il cane manifesterà evidente fastidio camminando con la testa abbassata e ruotata e, soprattutto, squotendola e grattandosi nel tentativo (sempre vano) di togliere il corpo estraneo; in tal caso è importante rivolgersi al più presto al veterinario in quanto le probabilità che il forasacco perfori il timpano crescono col passare del tempo.

In caso di penetrazione nel naso i sintomi sono rappresentati da violente crisi di starnuti con fuoriuscita, spesso, di sangue; in tal caso, contrariamente a quanto molti credono, i forasacchi penetrati nel naso, dovessero avanzare, hanno la sola possibilità di essere ingoiati e non di finire in trachea. In ogni caso vanno tolti al più presto e spesso ricorrendo, con il cane in anestesia generale, ad una delicata endoscopia (rinoscopia), in quanto non sempre sono raggiungibili utilizzando l’otoscopio, ovvero lo strumento con cui si ispeziona il condotto uditivo. L’endoscopia (broncoscopia) è invece indispensabile in caso di penetrazione in gola e quindi nell’albero bronchiale; in tal caso il cane manifesterà improvvise crisi di tosse, a volte espettorando sangue. Tale destinazione è tipica nei cani da caccia come pointer e setter, abituati a correre nei prati “a bocca aperta”. Altra sede di penetrazione, è l’occhio, con conseguenze gravissime facilmente immaginabili se non si interviene subito. Importante quanto recarsi dal veterinario al minimo sospetto di penetrazione di forasacco è cercare di ridurre le probabilità che ciò avvenga; a tal scopo è importante evitare di condurre i cani in campi con erba non tagliata e raccolta, provvedere ad adeguata ispezione del pelo (soprattutto tra le dita e intorno alle orecchie) ogni volta che si torna da una scampagnata o da un’allenamento e, soprattutto, provvedere ad integrale tosatura o, per lo meno, tenere sempre cortissimo il pelo intorno alle orecchie e fra le dita, ottenendo anche minore probabilità di aggressione da parte di pulci e zecche, altri problemi estivi da non sottovalutare……..
Dott. Marco Cozza

 

 

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