
Foto di Angelo Lasagna
Il loro mondo e là in cima, dove la solitudine trama con il silenzio incantate vastità di sogno e la roccia è un tormento che duramente contrasta le bizzarre vicende del cielo.
Sono esse stesse parte della roccia, e nei frulli improvvisi sembrano piccole frane di ciottoli violentemente staccati dalla croda e proiettati verso l’abisso. Un frullo vibrante e sonoro, d’ali che hanno la durezza del metallo; un rumore che ti scuote d’improvviso, rompendo il silenzio e il sogno dell’incontro, facendoti accendere la passione per la loro ricerca… Le coturnici vivono lassù, nel loro mondo puro e solitario, e in loro ricerca diventa una poesia e un’ARTE.

Foto di Flavio Campana
Una poesia che ti viene concessa, ma che vuole la tua solitudine, il tuo distacco dalle cose del piano, l’integrità del tuo cuore; un’arte che necessità della piena conoscenza della disciplina da parte tua e del tuo AUSILIARE, dove non sono consentite parziali mezze misure, per la reale selezione che la montagna esige. Salire lassù, lasciarsi che il cielo, i colori, il silenzio ti suggeriscano in loro pensiero, soffrire questa passione per le coturnici, che è passione di liberta, di spazio, di altezza e di un confronto arduo con la NATURA. Se si possiede un cane GENEROSO, a cui trasmetti la tua febbre, e con CORAGGIO saprà interpretarla, le ore trascorse lassù saranno la nostalgia di tutta la vita. Il suo lavoro forte ed INTELLIGENTE, nella vastità del territorio, dove il termine AUSILIARE e interamente calzante, in quanto necessita il loro ritrovamento di una ricerca aperta da parte del tuo cane, sarà la decorazione più bella di questa caccia di sacrificio, di fede e da innamorati…
La ferma di un cane, in montagna, è sempre un momento di emozione profonda. In questo attimo che sembra eterno, il silenzio regna attorno a te, la natura che ti circonda è immobile, sei immerso nella poesia di cose eterne, dove stai aggiungendo al tuo scrigno personale un gioiello… Anche le cime che ti sovrastano, sembrano giganti incantati ad osservare, curiosi, ansiosi di cogliere il momento che un fiore di roccia si stacchi per piombare nell’abisso.
Il Cane GUIDA, tiene SICURO e COMPOSTO l’emanazione che si sottrae, le belle regine del monte son là che ti guardano dall’alto, nascoste nei meandri della sassaia, fra i frantumi di roccia del canalone, fra le erbe. Fortissime pedinatrici, trascineranno il tuo cane in una GUIDATA solenne, che prolungherà di qualche minuto il tuo spasimo. Tu le adori, ma sei loro nemico, e lo sanno. E infine partiranno, rumorose, sconcertanti , velocissime cose variopinte, catapultate dal terreno da chissà quale forza misteriosa. L’ebbrezza del tuo amore nei loro confronti, il possederle e tutto qui, in quest’attimo rovente, nel piacere della tua passione esaltante conclusa con questa OPERA D’ARTE, dove TU e il tuo CANE siete gli assoluti protagonisti. Non ne dimenticherai solo una di queste AZIONI; coturne indiavolate dell’alba, pigri esseri di pomeriggi assolati, dei torbidi giorni di nebbia… Ognuna ti lascerà nel ricordo, la particolare suggestione del momento in cui l’avrai colta, la luce di quel giorno, le condizioni di quella giornata, ma soprattutto il MODO, in cui TU e il CANE l’avrete vissuta. Cacciatore Cinofilo, alla fine, alle tue Cuturne, saprai pur dire d’averle uccise per troppo averle amate…
Flavio Campana
Buon articolo e bella la mia foto delle 2 coturnici in volo.!! Anche se pubblicata senza il mio nome. Saluti Flavio Campana.
Dingo
Provvedo subito, le ho trovate in rete senza nome.
Flavio Campana
Grazie comunque è un piacere se condividi le mie foto. Se vuoi le trovo sul mio sito fotografico http://www.flaviocampana.it. In ogni caso un bellissimo articolo !!!