Lo studio a lungo termine viene condotto su un’area campione della regione Vladimir (distretto di Psokov) a 105 km ad est di Mosca.

L’inverno 2011/12  è stato freddo e con molte nevicate, soprattutto in febbraio.

Nelle zone di studio il 24 marzo la neve all’interno dei boschi era alta circa 60 cm. Primavera in ritardo: il freddo è durato fino al 7 aprile, fino al 4 aprile per muoversi in foresta ci volevano gli sci.

Il 13 aprile si sono viste le prine chiazze di sgelo nei campi e prati e il giorno successivo qualche chiazza pulita era visibile anche nei piccoli boschi esposti a sud-ovest. In questa data sono state viste le prime beccacce (lo spaniel ne ha frullate 5 in 30 minuti di lavoro), senza cenni di parate nuziali. Il terreno delle vecchie e vaste foreste era tuttora innevato e le beccacce non c’erano.

La caccia in questa regione apre il 14 aprile e dura fino al 29 dello stesso mese (16 giorni).

Ma il 14 e il  15/4 sono state solo levate beccacce presenti a terra e la prima croule è stata registrata il 16 aprile (3 contatti in una sera).  Dopodiché il clima è cominciato ad addolcire e la neve a sparire. Il 17 aprile il livello delle acque del fiume Klyazma si è alzato nettamente e in pari data in una radura in mezzo ad un vecchio bosco inondato è stata rilevata un’intensa attività di croule (9 contatti in 16 minuti); in questa serata tutti i cacciatori riferiscono di buone attività di parata  ovunque. Nella notte il fiume suddetto è straripato e prati e boschi sono stati sommersi

Anche nelle località asciutte le beccacce sono state viste scarsamente.
Nel contempo l’intensità di croule fortemente incrementata nelle zone a nord del fiume, dove le acque erano più basse: in punti ottimali di osservazione si vedevano fino a 10-15 beccacce/sera. La più intensa attività è stata riscontrata in una tagliata presso il villaggio di Ephimtcevo il 24 aprile (17 contatti fra le ore 20,52 e le 22,07) e vicino a Golovino il 27 aprile con 13 contatti (tra le 21,14 e le 21,53).In accordo con i cacciatori questa primavera in alcuni siti ha avuto parate molto intense e in  altri meno del solito.

Nella regione di Kostroma, presso Susanino, le osservazioni tra il 1° ed il 7 maggio, in punti ottimali, fornivano 12-15 contatti (in 45-60 minuti), più del solito.

Su 66 beccacce incarnierate in questo periodo i giovani (dell’anno precedente) rappresentavano il 51% circa, spiegabile dalla primavera tardiva e dalla maggior quota di adulti che arrivano per primi (infatti la caccia copre circa la prima metà del passo). D’altra parte è possibile che durante il pesante periodo invernale la mortalità sia stata più alta nei giovani che negli adulti. E’ così possibile che la proporzione dei giovani che partecipano alla riproduzione in Russia quest’anno sia minore.

Il peso delle beccacce non ha mostrato un decremento essenziale, anche se la media di 12 beccacce viste è stata 280 g (estremi 265-300 g), ma è in questo momento si registrano i pesi minori (dopo l’inverno, il consumo migratorio e la bassa disponibilità di prede n.d.t.).

Segnaliamo comunque due fattori:

– la media delle date di arrivo della prima beccaccia è almeno dieci giorni in ritardo dall’usuale.

– non è certo comunque in quanto non hanno cominciato subito la croule, ma due o tre giorni dopo, probabilmente in seguito allo stress del volo dopo le difficoltà dell’inverno.

Nel complesso nei tipici habitat della Russia centrale le beccacce non sono risultate meno degli anni precedenti.

Sono tuttavia arrivate 7-10 giorni dopo la norma.

Il clima sembrerebbe favorevole alla riproduzione; ma nelle foreste allagate la situazione non è altrettanto buona. Questi boschi che includono habitat riproduttivi idonei per la beccaccia sono rimasti coperti continuativamente dall’acqua per due settimane (il livello del fiume è cresciuto di 4,3 metri, un precedente massimo è stato di 4,4 nel 1994), ma con il prosciugamento potrebbero divenire favorevoli.

La prima parte del mese di maggio è stata molto buona climaticamente per le beccacce, e fa ben sperare.

Sergei Fokin – Capo del Gruppo scientifico “Woodcock”

 

Nota: Ringrazio cordialmente Fokin per le preziose notizie tempestivamente inviatemi – che qui  mi sono permesso di sintetizzare- esprimendo la convinzione che un buon rapporto di amicizia e di scambio di notizie sull’andamento stagionale della specie nei nostri Paesi sia essenziale per una sempre più cosciente gestione della beccaccia, come  d’altra parte sta avvenendo da alcuni anni fra la Russia e la Francia con ottimi risultati (Silvio Spanò)