CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

INTERVISTA A DOMENICO PENSA

A bianche con Ras

Come ti sei avvicinato al mondo della Caccia, o meglio quali sono le tue origini come cacciatore ?

Le mie origini come cacciatore risalgono al compimento dei 18 anni, al seguito di miei amici cacciatori di montagna, anche perché nella mia famiglia ne mio papà ne i miei nonni andavano a Caccia. A 24 anni la prima licenza e il primo cane, una Pointer, avuta da un amico e figlia di una sua brava cagna da Coturnici, questa, anche se io ero alle prime armi come cacciatore, a due anni dimostrò già di sapere il fatto suo. Allora le Coturne sulle mie montagne erano molto più numerose di adesso. La caccia alla Coturnice mi ha sempre entusiasmato più delle altre, quel fragore di ali quando partono ti carica di adrenalina, poi una mia personale convinzione è che, a Coturnici il cane si vede in tutti i suoi pregi e difetti. Comunque, dopo alcuni anni con i Pointer, un giorno mi fecero vedere una cucciolata di Setter tutti figli di cani cacciatori di montagna con affisso del “Pizzo Stella”, tra questi ce n’era uno che mi colpì più degli altri, ma il proprietario della cucciolata mi disse che era già venduto, fortuna volle che dopo un mesetto passai a trovare questo allevatore e vidi con stupore che quel setterino era ancora li, infatti quel signore che doveva prenderlo non era passato a ritirarlo, allora dissi lo prendo io e lo portai a casa, si chiamava Rinaldo Del Pizzo Stella.

Come e perché hai iniziato a fare prove specialistiche d’Alta Montagna ?

Quando Rinaldo del Pizzo Stella aveva all’ incirca un anno e mezzo, vidi che aveva doti (fondo naso e mentalità) per essere un buon cane da montagna, e siccome un paio d’anni prima avevo visto a Foppolo (Bergamo) una prova del Saladini e ne ero rimasto entusiasmato, decisi di presentarlo proprio a Bergamo a me più vicino. Quel giorno per me è stato un giorno speciale fu la prima prova su selvaggina d’Alta Montagna. Rinaldo non incontrò ma il giudice Gian Gaetano Delaini mi disse che Rinaldo le era piaciuto e da li cominciò la mia avventura in queste prove.

Perché il Setter Inglese e non un’altra razza ?

Ho cominciato a cacciare in Montagna con i Pointer, ed ero contento dei miei cani anche se quando pioveva e soffiava il vento mi rendevo conto che non rendevano più come dovevano. Quindi dopo l’acquisto di Rinaldo mi resi conto che il setter in Montagna (questa è una mia personale convinzione) è più redditizio, e più è brutto il tempo più va.

Secondo te, nelle prove specialistiche, che caratteristiche funzionali possono emergere per la selezione del Setter ?

A mio modesto parere nelle prove specialistiche, parlo di prove d’Alta Montagna, può emergere senza dubbio la mentalità (l’affrontare la montagna con decisione), il metodo di cerca (cosa molto importante nel reperire il selvatico) e il naso, inoltre un gran cane da Montagna deve avere un posteriore potente e un rene non troppo lungo, poi lo stile il Setter deve essere Setter in montagna come in pianura quando lo stile cè ogni punto è sempre più bello.

Rinaldo del Pizzo Stella e Ras, due grandi Setter di tua proprietà, quali le similitudini e quali le differenze sia a caccia che in prova ?

Bella domanda questa, Rinaldo del Pizzo Stella l’ho portato in montagna a sette mesi la prima volta, la montagna era il suo ambiente grande mentalità sempre al limite del fuori mano, lui sapeva dove cercare gli animali e li trovava, aveva un gran fondo alla sera dopo una giornata di caccia se gli dicevo vai su lui ci andava senza problemi, era un cane intelligente con un gran naso insomma un gran cacciatore e la sua preda preferita era la Coturnice, inoltre era un ottimo riportatore e nelle prove mi ha sempre dato ottime soddisfazioni infatti con lui ho vinto un Saladini Pilastri e un Campionato Europeo ed è diventato Campione Italiano ed Internazionale di lavoro, con qualifiche ottenute esclusivamente su prove su Selvaggina di Montagna. Come riproduttore ha dato parecchio soprattutto cani cacciatori, un suo figlio, Skari ha vinto come lui Saladini e Campionato Europeo. Purtroppo quest’ anno nel mese di gennaio all’età di 13 anni mi ha lasciato. Ora veniamo a Ras, l’ho acquistato all’età di due anni era di proprietà dell’amico Stefano Gatti, in quel periodo avevo il giovane di punta di nome Edgard che sfortunatamente subì un infortunio e Stefano mi propose Ras. Lo provai subito in montagna e vidi che aveva un gran motore, infatti la prima volta che lo portai lassù mi fermò subito 4 Coturnici e da li cominciai a portarlo accorgendomi di volta in volta che la montagna gli piaceva. Ha un gran fondo che mi permette di utilizzarlo a caccia in montagna tutto il giorno, il suo ritmo è spaventoso sembra non faccia fatica ad affrontare la montagna, il naso è buono e gli animali li trova, ha un buon collegamento ed un ottimo riporto, la sua preda preferita è la Coturnice. Nelle prove con lui ho vinto un Saladini al suo primo debutto l’anno scorso ha ottenuto la certificazione per diventare Campione Internazionale di lavoro tutto su Selvaggina di Montagna. E’ anche un ottimo riproduttore di suoi figli che vanno bene in montagna ce ne sono parecchi, purtroppo in mano a cacciatori che con mio grande rammarico non frequentano prove di lavoro, insomma è un cane che mi piace e mi fa divertire molto. La differenza tra Ras e Rinaldo in poche parole è questa : Rinaldo più calmo e più cacciatore, il fondo è ottimo in entrambi, il ritmo di Ras ha una marcia in più rispetto a quello di Rinaldo, ma il naso di Rinaldo forse faceva la differenza, comunque per me sono entrambi gran Setter da Montagna e sicuramente troverò difficoltà a rimpiazzarli.

Quali sono le doti e le caratteristiche a cui presti maggiore attenzione nella scelta del tuo ausiliare ?

Quando scelgo un Setter,  per primo guardo la struttura, in primis il posteriore cosa molto importante in montagna, infatti deve essere angolato e forte con un rene corto e robusto i piedi preferisco siano scuri, altra cosa importantissima è la mentalità, il mio cane deve sempre essere al limite del fuori mano anche se nello stesso tempo deve essere collegato ed  intelligente, avere un buon naso e di carattere forte i timidi non fanno per me. Naturalmente non è facile trovare un cane cosi, pero ci sono e bisogna avere la fortuna e la pazienza di trovarli.

Ritieni utile l’uso della selvaggina d’allevamento per il dressaggio dei tuoi Setter ?

Naturalmente, io per fermare un cane al frullo uso la quaglietta gabbiarola, poi quando il cane è quasi al top lo porto su selvaggina naturale.

A che età inizi il dressaggio dei tuoi Setter?

L’ubbidienza al richiamo comincio ad insegnarla sui sei sette mesi, il dressaggio vero e proprio lo comincio verso  l’anno e mezzo di età, sempre dopo una stagione di caccia, quando il cane ha già preso passione sulla selvaggina altrimenti si rischia di togliergli quell’avidità nel reperire il selvatico, infatti credo che il dressaggio riduce un po’ la spavalderia di un cane e quindi bisogna usare sempre cautela e non bisogna avere fretta i risultati si vedranno con il tempo.

Per finire un bel momento o ricordo di caccia trascorso con i tuoi Setter ?

Di bei momenti di caccia con i miei Setter ne ho trascorsi molti, ma in particolare mi ricordo una grande azione di Rinaldo su un vecchio gallo di alcuni anni fa. Mi trovavo in uno scosceso pendio quando vidi Rinaldo risalire un canalone sotto emanazione fermava e rompeva, io lo seguivo a distanza anche perché il canalone era molto impervio, lui saliva sempre teso in guidata e io dietro. Girandomi mi accorsi che alcuni cacciatori stavano osservando l’azione del cane al di sotto di me, capii che il gallo gli andava via di pedina e lui lo fermava sempre a distanza dovuta, facevo fatica a seguirlo perché  più si saliva più il canalone diventava scosceso. Ad un certo punto dopo un centinaio di metri Rinaldo si arresta in ferma solida ed io affannando mi portai sotto davanti a lui, c’erano dei rododendri alti e dopo aver ripreso fiato incitai Rinaldo ad andare avanti, ad un certo punto sentii un fragore d’ali e il vecchio gallo parti come un fulmine verso il canalone sottostante ma una mia fucilata lo fulminò, cadde per una cinquantina di metri in basso nel canalone, a quel punto vidi Rinaldo scendere nel canalone e dopo un po’ lo vidi venirmi incontro con il vecchio gallo in bocca, ricordo che lo baciai dalla gioia e mi accorsi che tra l’altro questo gallo era albino cioè sotto il becco aveva una bella striscia di piume bianche. Scesi soddisfatto e con stupore gli amici cacciatori mi fecero i complimenti, ma il merito era tutto suo di Rinaldo del Pizzo Stella grande cane da montagna. Il vecchio gallo lo feci imbalsamare e ogni volta che lo vedo la sopra il camino mi ritorna in mente questa grande azione, grazie Rinaldo.

Domenico Pensa

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2 Comments

  1. SAlvatore Ticali

    Desidererei un numero telefonico del Sig. Pensa per mettermi in contatto
    Salvatore Ticali
    cell. 3284206022

    • SAlvatore Ticali

      Pratico anch’io la caccia alla coturnice. per internderci – pochi selvatici, ma con qualità. Parlo naturalmente di setter.
      Possiedo una nipote di Nomar, grande fondo, grande passione e gli animali riesce a trovarli. A me piace molto. L’anno prossimo vorrei fare una cucciolata, ho pensato al suo Ras. Mi mancano i contatti . lascio il mio cellulare. 3284206022.
      e-mail – [email protected]
      Salvatore Ticali

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