L’annuale appuntamento beccaccinista di Oristano in una ambiente ancora intatto.

È dal 1988 che nelle risaie di Oristano ci son le prove a
beccaccini ed anche quest’anno dal 3 all’8 Gennaio siamo accorsi
all’appuntamento che sistematicamente ci tien lontani da casa per l’Epifania.
In oltre vent’anni molte cose son cambiate, ma le risaie di Oristano son
rimaste quelle di una volta, e per nostra fortuna non hanno subito la radicale
trasformazione di quelle della Lomellina. E così come accadeva un tempo in
terra Lombarda e nel basso Piemonte, dove la risaia solo i buoi potevano
gestire (ed in cui gli odierni trattori sprofonderebbero irrimediabilmente) ad
Oristano le abbondanti piogge autunnali le hanno rese ancor oggi quel mare di
fango in cui è stato indispensabile calzare gli stivali a tuttacoscia e dove
camminare significa procedere a fatica con le gambe alternativamente
risucchiate nella mota fino al ginocchio. Per comuni mortali sarebbero terreni
da evitare … ma per noi beccaccinisti (a due e quattro zampe) sono il paradiso
in cui mettere alla prova la passione e la capacità di venire a capo di una
caccia estremamente selettiva.

Fa effetto vedere i galoppatori “inglesi” sprofondare fino alla
spalla ed ovviamente in quelle condizioni chiunque voglia dissertare di
andatura in stile verrebbe guardato con aria di compatimento. Non così per i
Continentali italiani per i quali il tipico trotto è quasi un salvacondotto per
affrontare quelle proibitie condizioni, in cui riescono addirittura a far salva
la naturale eleganza (non a caso per le nostre due razze da ferma, la prova a
beccaccini è sempre stata considerata “classica”). E così come le risaie di
Sardegna son sempre quelle, anche i beccaccini restano la più affascinante ed
impegnativa selvaggina alata, distribuiti a macchia di leopardo, a volte più o meno
sparpagliati, ma sempre “leggeri” e pronti all’involo al minimo disturbo (che
differenza con i colorati pollastri d’allevamento!) e per cacciare i quali il
silenzio totale è d’obbligo, sostituito da un’intesa basata sul collegamento
spontaneo, tutt’al più integrato da sguardi e gesti eloquenti. Il che fa
rifulgere appieno le qualità naturali dell’ausiliare guidato dal cuore, dalla
passione e dal cervello. Nei primi quattro giorni di prove una sottile
pioggerellina ci ha fatto compagnia con temperature dai 10 ai 15°C, ed una
buona ventilazione che hanno costituito la premessa per lavoro di ottima
qualità, in cui i cani “tirati” dalla brezza costante andavano con decisione su
fonti di emanazione lontane. E le classifiche sono state tante e di prestigio.

Nei rimanenti quattro giorni è arrivato il bel tempo, la
temperatura si è elevata sino ai 22°C e la concretizzazione dei punti è stata
decisamente più difficoltosa; ed anche le classifiche son diventate più scarne.
Una volta ancora cioè questo tipo di prove specialistiche ha dimostrato che i
cani che vogliono praticarle devono farsi le ossa nella caccia cacciata, dove
non esistono surrogati, sia per la capacità di trattare quel tipo di
selvaggina, sia per saper affrontare adeguatamente terreni e condizioni ambientali
particolarissime. E per lo stesso motivo, anche i Giudici devono aver maturato
una non indifferente esperienza specialistica, senza la quale il rischio di
sviste tecniche è elevato. In questo caso i Sigg. Mario Banda, Giuseppe Colombo
Manfroni e Claudio Lombardi erano ottimamente rodati ed in grado di
interpretare al meglio le prestazioni dei cani sottoposti alla loro
valutazione.

Quasi una quarantina i cani presenti: 3 Bracchi italiani, 2
Spinoni, 2 Epagneul Breton, 2 Pointer, 7 Setter irlandesi di cui 1 bianco
rosso), 1 Setter Gordon e 20 Setter inglesi. I risultati sono riassumibili in 3
CAC-CACIT, 1 Ris CAC CACIT, 19 Ecc., 14 M.B ed 1 CQN.

Il trofeo Sergio Lapi in memoria del Presidente del Gruppo
Cinofilo di Oristano è stao assegnato alla Setter inglese Vai nel Vento Ceneri
di proprietà del francese Dott. Janc Molest, condotta da Enrico Marchetti,
ormai consolidato professionista specializzato del settore beccaccinistico.

Sana e festosa l’atmosfera fra i partecipanti che dell’incontro
fanno giustamente motivo di festa, animati da una sana passione sportiva in cui
l’agonismo lascia il passo alla voglia di imparare e che interpretano le
relazioni dei giudici come una lezione cinotecnica, che prescinde dalla nuda
classifica e qualifica assegnata. Per finire è con vero piacere che esprimo i
più vivi complimenti alla Presidente del Gruppo Cinofilo Oristanese, Sig,ra
Stefania Lapi – affiancata dall’onnipresente Euclidio Cadoni – per
l’ospitalità, la signorilità e l’ottima organizzazione dell’evento.