CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

NOTIZIE DALLA RUSSIA

Il 29 luglio 19 Sergey Fokin, capo del gruppo di ricerca di Mosca “Beccaccia”, ha così risposto alla mia domanda sugli incendi che i “media” avevano annunciato per tutta la regione sub-artica, Siberia in particolare; fortunatamente per le “nostre” beccacce occidentali parrebbe che le cose siano andate meglio, anche se per avere un quadro generale sarà meglio aspettare la fine di agosto! (Silvio Spanò)

Caro Silvio, quest’anno nella Russia centrale c’è stato molto caldo e secco in maggio e giugno, con effetto positivo sulla incubazione, schiusa e salute dei nidiacei precoci. Tuttavia forse in giugno potrebbero aver risentito di una scarsità di cibo a causa della forte siccità del suolo in foresta.

Ma dal 27 giugno ha piovuto ovunque sulla Russia Centrale, quasi ogni giorno, fino ad oggi (29 luglio), tempo così piovoso e fresco per circa un mese: il terreno in foresta è umido , la base nutrizionale per i giovani appare favorevole. Ho controllato tre covate involate a circa 100 km ad est di Mosca; vi sono “reports”da parte di cacciatori relativi a osservazioni di giovani in grado di volare anche da altre regioni.

Diversamente negli Urali della Siberia occidentale: sia in giugno che in luglio è stato caldo, secco e, in alcune zone, si sono verificati incendi forestali che possono avere effetti negativi sul successo della riproduzione delle beccacce.

Potremo avere un giudizio generale sulla stagione  riproduttiva solo alla fine di agosto.

Sergey Fokin

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1 Comment

  1. Silvano Mattedi

    Tra fuoco e mutamenti climatici non sarei così ottimista.
    Spero di sbagliarmi, ma resta il fatto che le conoscenze e le misure per una corretta gestione della specie fanno acqua da tutte le parti.

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