L’AMERICA, LA CACCIA E LA NATURA UN ALTRO MONDO, UN’ALTRA CIVILTÀ!

Com’è già stato scritto in un numero del periodico Wilderness/D dedicato al problema della caccia e della conservazione della natura, negli Stati Uniti d’America sono la caccia, i cacciatori e tutto il giro di soldi (tasse, turismo, commercio, ecc.) i maggiori finanziatori della conservazione della Natura in quel paese.

Oggi un’altra notizia è circolata: uno dei servizi federali che hanno in mano e governano il mondo della conservazione della Natura negli USA, il National Fish and Wildlife Service (Servizio Nazionale per la Fauna) ha proposto di aprire alla caccia un’altro Rifugio Faunistico Nazionale (si noti bene, sono oltre 300 i Rifugi Faunistici che già godono di questa possibilità – su un totale di oltre 550) e di espandere il diritto di caccia in nove di essi dove la caccia e la pesca erano già consentite!

Prima di un commento bisogna sapere che i Rifugi Faunistici Nazionali americani sono aree protette alla stregua dei Parchi Nazionali (e gran parte dei loro territori sono anche classificati come Aree Wilderness); ovvero, con una protezione che in Italia sarebbe da definire da zona A dei Parchi, cioè integrale. Ciò è possibile perché la proprietà dei fondi su cui sono istituiti appartiene alla Federazione, ovvero allo Stato.

Il Servizio che li gestisce, nel giugno scorso ha chiesto che in dieci di essi sia aperta la caccia a: cervi wapiti, cervi muli, cervi dalla coda bianca, maiali selvatici, anatre ed oche di varie specie, scoiattoli, conigli selvatici, procioni, tacchini selvatici, opossum, coyote. La richiesta è basata sul fatto dell’esistente “necessità di mantenere in equilibrio tra di loro e con l’ambiente certe popolazioni faunistiche e, in alcuni casi, anche per tutelare la salute della gente”.

Così ha dichiarato il Direttore di queso Servizio: “Da decenni il Sistema dei Rifugi Faunistici Nazionali ha assicurato la pratica della caccia e della pesca in alcuni dei nostri più bei luoghi pubblici, aiutando generazione di americani a praticare la loro eredità sportiva. Il Servizio Nazionale per la Fauna ha il compito di espandere queste opportunità là dove esse sono compatibili con gli scopi dei Rifugi Faunistici”.

Sempre lo stesso Servizio ha inoltre lanciato un nuovo programma di collaborazione con tutto il mondo rurale per la preservazione e gestione di ampi territori non in sua proprietà. Ciò, seguendo un indicazione del Presidente Obama, per “creare un etica conservazionista del 21° secolo che riconetti il popolo americano, specie i giovani, al mondo naturale”. Una politica di collaborazione con i proprietari terrieri privati e pubblici che è, in fondo, la stessa che l’AIW porta avanti in Italia, ma che da noi fa scandalo perché non basata sull’imposizione di vincoli d’autorità.

Uno dei primi esempi è volto alla difesa di una grande area di 800.000 ettari nel nord-ovest del Montana, dove saranno ripristinati ambienti e corsi d’acqua smantellando opere e reintroducendo specie estinte.

Sì, l’America è un’altra cosa, un’altra civiltà, una civiltà dove si bada al concreto delle cose e si accantonano chiacchiere e principi discutibili, reazioni emotive evanescenti basate su una totale mancanza di praticità e coerenza di vita!         

 

Sora, 18 Luglio 2011                                                                IL SEGRETARIO GENERALE

                                                                                                            F.to Franco Zunino