Come al solito, gentilmente il caro amico, Sergej Fokin responsabile del gruppo di studi ornitologici sulla Beccaccia a Mosca, mi ha mandato un sintetico cenno della situazione, quest’anno di incerta valutazione fino al prossimo resoconto di fine settembre, con l’apprezzamento del rapporto giovani/adulti rilevabile durante le catture di inanellamento a inizio migrazione. Le foto che mi ha inviato documentano la nevicata dello scorso maggio nei territori di cova. Allego la traduzione della sua e-mail del 20 luglio 2017. (Silvio Spanò)
Caro Silvio,
Stagione anomala: primavera lunga e fredda, in particolare durante la nidificazione e la schiusa dei pulcini (maggio-inizio giugno) era molto freddo e piovoso. In maggio e giugno la temperatura media è stata di 3 gradi sotto il normale. All’inizio di Maggio nelle aree centrali e settentrionali ha nevicato. Ha piovuto ininterrottamente per diversi giorni. Anche Giugno freddo e piovoso, ma la maggior parte della pioggia è caduta in luglio. Solo adesso è estate-calda e soleggiata. Ora non posso dire quale impatto questo tipo di tempo abbia avuto sulla riproduzione e sui pulcini beccaccia, cosa che potrà essere constatata dopo l’inizio dell’inanellamento nel mese di settembre. Per la maggior parte degli uccelli quest’estate fredda e piovosa ha causato a un forte calo del successo riproduttivo (in particolare “grouses” – Tetraonidae). Non ricordo una così lunga primavera ed estate fredde e piovose . Qualcosa di simile è accaduto nel 1964. Scusa per non aver risposto prima , ho passato un sacco di tempo nel lavoro di campo, al di fuori di Internet.
Cordiali saluti, Sergey Fokin
TOLDO LORIS
SPERIAMO CHE QUANTO ESPOSTO SOPRA NON SIA TRAUMATICO PER LE BECCACCE.