E’ il libro dei cani e dei ricordi nasce dall’idea di Angelo Cammi di proporre al cacciatore argomenti interessanti sul  setter inglese,  base dei valori per i quali sono state selezionate le razze di cani da ferma e  da caccia. L’autore, ANGELO CAMMI è nato a Castell’Arquato, dirigente commerciale in pensione, svolge l’attività di Esperto Giudice ENCI, nell’ambito delle prove di lavoro per Cani da Ferma razze inglesi ed  è presidente della Delegazione Società Italiana Setters di Piacenza dal 1980.

Questo suo libro è dedicato al Setter Inglese, la razza da lui prediletta. Nelle pagine si trovano schede che una volta compilate con obiettività danno un ampio quadro di lettura dei valori e utili indicazioni per accoppiamenti, comparazione degli esiti di selezione in consanguineità. Ampio spazio su tutti gli aspetti della formazione del setter, intelligenza, emotività, sensibilità, preparazione alle prove e molto altro; un libro specialistico da leggere pagina per pagina memorizzandone i contenuti.

“UN CACCIATORE HA BUON FIUTO SOLO SE IL SUO CANE HA UN BUON NASO”

Si legge nella prefazione di Pier Luigi Peccorini Maggi: “Così come non basta scarabocchiare qualche verso per essere poeta, o imbrattare una tela per spacciarsi pittore, così pure non basta scorrazzare per la campagna con tanto di porto d’armi e licenza di caccia, imbracciare un fucile e sentirsi cacciatore a pieno titolo. Ci vuole ben altro! La trasformazione degli habìtat, complice l’uomo, il conseguente declino di fauna stanziale e migratoria, l’avvento massiccio di cinghiali, cervidi e specie alloctone hanno allestito nuovi scenari. Interventi tappabuchi come il ripopolamento artificiale, la caccia controllata, l’introduzione sul palcoscenico della Natura di penosi surrogati d’allevamento, confermano lo stravolgimento di una attività cinegetica in sintonia con imperativi d’ordine etico e inarmonia con le trame della Natura. Rare le nicchie in controtendenza. Come se non bastasse, la caccia è sotto tiro di ostinati cecchini, che hanno così buon gioco a vomitare improperi contro i seguaci di S. Uberto, considerati alla stregua di incorreggibili selvaggi.

Mai come oggi si dovrebbe imporre la figura di un cacciatore colto, responsabile, con voce in capitolo, in consonanza con i tempi. Ed Angelo Cammi si giova di quelle giuste coordinate, alimentate da una sana passione. La cultura venatoria ( intesa nell’accezione ampia e corretta del termine) coinvolge una nutrita sequenza di discipline tra loro strettamente collegate ed interdipendenti. Ma basta leggere gli scritti di Cammi per rendersi conto che, pur pigiando sui tasti del computer, indossa scarponi e cacciatora così come quando giudica sul campo.

Cammi non ha concepito la presente pubblicazione per montare in cattedra, attendersi altari ed incensamenti, lo conosco. Il  suo proposito è invece quello di sdebitarsi con i cani che gli furono e gli sono tuttora compagni e artefici di radiose giornate di caccia ….”

Setter inglese. Il grande cacciatore „Libri piacentini A cura di Renato Passerini“

 Tratto da www.ilpiacenza.it/blog/libri/setter-inglese-il-grande-cacciatore.html