Ho avuto alcuni ottimi compagni di caccia, nelle mie numerose licenze, veri amici, come me innamorati della montagna, dei suoi selvatici e della sua profonda bellezza. Ho condiviso con loro la mia grande passione per il monte e per la sua vita. O per le immense distese delle risaie della nostra bassa. Con tutti ebbi comunque in comune la passione per i cani da ferma.
Alcuni di essi furono miei maestri venatori come il Tani, re delle coturnici, il Nea, grande cacciatore di galli e bianche o l’indimenticabile Pino, che tutto mi insegnò sul magico mondo della caccia ai beccaccini.
Altri furono compagni di caccia, amici della mia età allora verde, come Beppe, conosciuto a scuola, al Gonzaga, che come me aveva anche la passione per la pesca a mosca, la musica rock, il grande Milan.