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Lettura critica del diario di sessant’anni di caccia.
Guardare avanti….Sì!….ma ogni tanto conviene dare uno sguardo “indietro”. Ho riletto con nostalgia e critica i miei diari tenuti “in extenso” tra il 1953 e il 1981 (ed in seguito, fino al 2015, solo come carnieri, data e località) ma comunque sempre troppo “collassati” in poche pagine, dove vengono compattati i momenti rilevanti, deformando lo svolgimento temporale dei fatti e – in definitiva – della realtà.
Ricordi lontani di una appassionata caccia alle beccacce in Grecia.
Il greco aveva appena finito di dirmi che quello non poteva essere un buon posto da beccacce, che il primo sparo rimbombò nel bosco e lo riempì di echi rimbalzando sui tronchi alti dei cerri e i fianchi delle colline. Il greco soffriva di stomaco ed appena sceso dall’auto si era liberato di una schiuma biancastra, come fino a quel momento avevo visto fare molte volte ai cani e mai ad un uomo.
Informazioni a completamento dell’andamento del passo nella scorsa stagione.
Da due articoli comparsi su “La Mordorée” (organo del Club Nazionale dei Beccacciai francesi) di gennaio 2014 riassumo alcune notizie utili a completare il quadro – tuttavia solo fino a inizio dicembre – che abbiamo già tracciato nel precedente numero del “Giornale della Beccaccia”. J-L Cazenave, della Commissione meteo di quel Club, sottolinea che nella seconda decade di ottobre si è registrato un abbassamento delle temperature oltre la norma, con neve fino al 60° parallelo in Russia e Scandinavia, freddo che invece raggiunge appena il centro Europa dove, più ad ovest, permane invece un clima molto dolce. Questa situazione è alla base dei movimenti di fine ottobre/inizio novembre.
Le prime entrate. Avvistamenti nelle varie zone sopra i 1000 metri. Notizie sul passo dall’estero. Attività di radio-tracciamento satellitare. Esortazione a comportamenti responsabili.
Notizie del passo Dopo un’estate siccitosa, con un terreno poco preparato, tranne che in alcune fasce montane, arrivano le solite notizie – già anticipate a fine settembre – dal Trentino e dall’Appennino settentrionale.
Le prime notizie sul passo delle beccacce
Il 12 ottobre scorso Sergei Fokin, della Società Russa per la Conservazione e gli studi degli Uccelli, mi ha scritto che la migrazione della beccaccia nel suo Paese era al massimo e che le beccacce catturate per inanellamento (circa 200) erano giovani dell’anno per una percentuale del 70-80%, indice di una normale annata riproduttiva.