CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

Mese: Luglio 2016

VITICUSO UN’ANGOLO DI PARADISO

Nel cuore delle incontaminate alture che circondano il caratteristico paesino di Viticuso, situato in provincia di Frosinone agli estremi margini del Lazio, sui monti del preappennino, nasce l’azienda Faunistico Venatoria “Viti Fauna”; l’intento dell’azienda è quello di recuperare e valorizzare aree di notevole interesse ambientale, dalle elevate potenzialità faunistiche, caratterizzate da ampie vallate e sentieri alberati, applicando un’oculata regolamentazione dell’attività venatoria e di tutte le attività ad essa connesse per un ottimale mantenimento degli ambienti naturali. L’A.F.V. oltre alla stanziale, è nota per il passo della selvaggina migratoria. La starna non è il solo selvatico d.o.c. che si può trovare nell’azienda. I boschi di querce, le faggete intersecate da radure sono sempre ricchi di beccacce nella stagione del passo. La lepre è abbondante ed in buona parte autoctona. Questo paesaggio è un angolo di Paradiso, esteso su oltre 2000 ettari di natura incontaminata, dove la selvaggina, in particolare la starna italica, vive e si riproduce naturalmente !!!!!!

Per informazioni contattare :

Franco Grossi : 335 7773294 – 338 7955837

e-mail : [email protected]

Sito internet : www.vitifauna.com

Abbiamo chiesto a Goffredo De Matteis la differza fra caccia e prove

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LA NOTTE DEL CACCIATORE di Davide Zaninotti

Io amo i cani più di ogni altro animale e soprattutto i cani dei cacciatori. Li amo perché li ho visti lavorare per i loro padroni fino allo sfinimento, senza ricevere neppure una carezza o una crosta di formaggio. Li adoro perché li ho visti maltrattati, affamati, eternamente soli nei loro recinti, eppure con gli occhi solo per quei sciagurati padroni. Li adoro perché puzzano, non vengono mai lavati e sono pieni di zecche, tormenti, reumatismi, e muoiono soli o per mano dei loro aguzzini:”non andava più, cosa devo fare di lui…”…

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