
Foto di Lucio Scaramuzza
L’origine della ferma ed il meccanismo genetico con cui è trasmessa. Il motivo per cui alcuni cani muovono la coda in ferma.
Incominciare quest’articolo spiegando cos’è la ferma, vuol dir incoraggiare i più colti fra i miei lettori (letterariamente parlando) ad accomunarmi a quel Frate Cipolla narrato dal Boccaccio, i cui sermoni iniziavano sempre con “Iddio creò il mondo”. Malgrado ciò – e chiedendo scusa a chi rileggerà cose note – correrò il rischio con la giustificazione che magari ci sono altri che in materia non hanno ancora idee chiare. L’antenato del cane, quando cacciava in branco, si comportava pressappoco come i segugi. E secondo la mia teoria, i comportamenti riconducibili all’originario lupo sono manifestazioni geneticamente trasmesse come caratteri dominanti. Ma l’antenato del cane cacciava anche da solo e per difendersi da lui le sue prede cercavano scampo nell’assoluta immobilità (così come la natura ha insegnato loro per sfuggire ai predatori alati). In quelle circostanze il predatore quadrupede, avvertendo olfattivamente la presenza della preda immobile, ha lui pure una pausa prima di spiccare il balzo con cui afferrarla. Esempio sotto gli occhi di tutti è quello del gatto che, prima di catturare il topolino fermo nel suo rifugio, si arresta un istante, quasi per prender la misura del balzo conclusivo.