Franco Grassi è un personaggio assolutamente originale nel panorama degli appassionati della razza, un uomo che ha raggiunto risultati di assoluto rilievo continentale portando i suoi pointer a vincere ovunque e a conquistare titoli importanti quanto strameritati. Occorre districarsi un po’ tra le molteplici attività che la cinofilia offre ai suoi appassionati per riuscire a capire fino in fondo chi è davvero Grassi: penso che, alla fine di questo ritratto che tenterò di fare, un’idea di cosa in realtà sia una così poliedrica personalità sarà possibile ricavarla, ma, sono sicuro, altri tratti — anche diversi e persino contrastanti — potrebbe fornire chiunque lo conosca.
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Il setter, da sempre in testa nelle iscrizioni Enci. Sa mantenere in tensione l’azione anche quando deve cambiare marcia, affrontare terreni diversi: bosco, siepe, stoppia, tagliata, padule.
E’ il libro dei cani e dei ricordi nasce dall’idea di Angelo Cammi di proporre al cacciatore argomenti interessanti sul setter inglese, base dei valori per i quali sono state selezionate le razze di cani da ferma e da caccia. L’autore, ANGELO CAMMI è nato a Castell’Arquato, dirigente commerciale in pensione, svolge l’attività di Esperto Giudice ENCI, nell’ambito delle prove di lavoro per Cani da Ferma razze inglesi ed è presidente della Delegazione Società Italiana Setters di Piacenza dal 1980.
Così lo standard di lavoro del pointer: “L’andatura è di galoppo impetuoso, allungato, velocissimo”.
E, più innanzi: “Più che una cerca si direbbe una corsa sfrenata…”. Meglio che non lo sembri. E, se lo sembra, meglio che chi giudica sappia distinguere quel che sembra da quel che dev’essere.
IL BECCACCINO – IL CLUB – LA STORIA
Non si può parlare del Club del Beccaccino senza ricordare che è il più antico sodalizio cinofilo/venatorio italiano in quanto è stato costituito a Milano nel lontano 1929.
Il fascino dei ricordi.
Organizzata in una pizzeria di Piacenza nel giugno del 2006, è rimasta nei miei ricordi e ogni tanto ripassando il pacco di note e articoli che ben conservo, mi capita di rileggerla. La ripropongo, sintetizzata, se non altro, per fare confronti a distanza di tempo. Ed aggiornate considerazioni.
I macroelementi sono facilmente identificabili anche da chi ha poco esperienza o competenza, si manifestano nelle situazioni contingenti, risultano ben evidenti e per questo “misurabili”.
La ferma è in effetti l’espressione di una caratteristica dibase che rimarca ed evidenzia la fase conclusiva del lavoro;sono rilevanti la tensione e l’espressione, diverse a secondadella razza.
Questo Documento vuole essere contributo dell’AIW alla Giornata della Terra, affinché la difesa del bene Natura non diventi pretesto per ingiustizia sociale
Nevi di slavine, nevi di alte quote, nevi di montagne albanesi, di steppe russe, di lande polacche, e anche nevi di gare», scrisse nel ‘93 su un «Quaderno» dell’Istituto di cultura cimbra diretto da Sergio Bonato in un articolo poi ripreso nel libro «Le vite sull’altopiano», «Ma non di queste intendo parlare: dirò di come le nevi, un tempo venivano indicate dalle mie parti».
La Beccaccia (Scolopax Rusticula), ha la virtù di acquistarsi tutte le simpatie e di appagare tutti i gusti: del cacciatore, per le difficoltà e le emozioni che gli presenta; del buongustaio per lo squisito sapore delle sue carni; dell’artista per la eleganza delle forme e la disposizione dei colori; dell’ornitologo perché gli ha permesso di discuterne e di conoscerne i costumi. La dissero regina del bosco, accusandola però ingiustamente di stupidità: accusa che essa merita meno di ogni altro uccello.
Il color delle penne nelle parti superiori è ruggine con macchie grigio-ruggine, giallo-ruggine, brunogrigio e nero; le remiganti brune e le timoniere nere macchiate ruggine.