Ora avvenne che una sera, a mezzo dicembre, Linuccio affondava la bilancia nei chiari , sotto un salice contorto giù del promontorio di Ripa.
Il cielo era serenissimo e la luce della luna e delle stelle dava alle onde riflessi e lampeggi quasi a fiorirle nella spuma di latte. Egli aveva calata la bilancia ed attendeva. Fantasticava sulla lontra, su Liliana, sul passo iniziato dei palmipedi…