
Primo su beccaccia
Quel pomeriggio di gennaio, lasciai il posto di guida a Gaspare, stanco della lunga consueta passeggiata che, qualche anno e chilo in più, rende sempre più faticosa, appagato da due regine riposte sulle mie gambe che, da più di un’ora lungo le innumerevoli curve che ci riportavano a casa, accarezzavo e lisciavo ricomponendo le morbide piume tanto scomposte da vili fucilate e meravigliosi riporti.