il gazzettino del beccaccino 001 (2)poi a Caserta come AUC carrista e partito in treno da Milano per Lecce alla Scuola All. Ufficiali ho messo nella valigia il mio cal.16 smontato e al Campo coi carri a Persano..cacciavo i beccaccini nascondendomi tra le canne quando arrivavano i carabinieri a cavallo. Era zona militare proibita alla caccia, come in tutte le z.militari..ma cacciavo alla sera e al sabato finite le esercitazioni coi carri armati(M 47). I Beccaccini e le anitre del fiume Sele e Calore, spiumate e pulite li mangiava il Colonnello comandante che però mi diceva..in romanesco.. Romà coi caramba sò cazzi tua..non vojo grane..arrangiati.

Io il fucile l’ho avuto al seguito in ogni dove andassi a guerreggiare..anche in Calabria a S.Eufemia ai tiri e in Sardegna al campo Capo Teulada dove cacciavo sempre beccaccini lepri e pernici sarde sui monti vicini, a Fonni in esercitazione e poi anche in Calabria a S.Eufemia ai tiri.. finalmente in licenza premio per i tiri col carro da lì.. via in Sicilia ospite di un amico anche lui allievo a caccia con lui di coturnici siciliane (Wihtacheri, poi a Bellinzago Novarese dove da Sottotenente ho fatto il Comandante carri di un plotone e della Officina riparaz. Carri; ..zona militare sempre proibita, tra riserve di caccia private lungo il Ticino.

Anche lì i Carabinieri erano incazzati perché le guardie della Riserva si lamentavano perché riferivano al Comando dei Caramba che c’era un soldato che sparava dal carro ai fagiani e alle starne nella zona militare. Alla sera quando uscivo in prova carri, sparavo alla selvaggina dal carro armato dicendo al pilota di accelerare e investire i cespugli che gli dicevo…, ma prima di uscire mi collegavo via radio del carro col picchetto della Porta Carraia perché mi avvertissero via radio quando entrava la gip dei carabinieri… Uno spasso e grandi carnieri di selvaggina che poi mangiavamo alla mensa ufficiali. Qui c’era un cuoco militare bresciano, che poi accompagnavo a Milano per il treno x Bs quando andava a casa con i permessi che io gli concedevo spesso. Oltre a cucinare la selvaggina, mi riempiva di benzina, presa di sera dai carri, una wolsw. che una ragazza tedesca mi aveva per amore lasciato in caserma …Lei aveva casa estiva sul lago Maggiore a Stresa…. Bei tempi.

Questa foto la vide a casa mia l’Adelio Ponce e l’inviò al gazzettino del beccaccino per mostrarla all’amico Presidente Giorgio Ferrato, che poi la pubblicò, con all’interno una pagina a commento di questa foto.Persano di Battipaglia 001