Presentazione di Vincenzo Boido
Le motivazioni che spingono un uomo a scrivere un libro autobiografico sono come le stelle nel cielo, praticamente infinite, ma il loro ricorrente minimo comune denominatore è comunque sempre unico: il desiderio di seminare qualcosa della propria vita affinché germogli nel tempo e dia frutti, buoni per chi gli ha voluto bene, per chi gli è stato amico o semplicemente per chi vorrà ascoltarlo. Ci vogliono un po’ di coraggio, un briciolo di abnegazione e tanta, tanta santa pazienza! Mario ha tutte queste cose: la sua autobiografia viaggia a senso unico e … “vien dalla montagna” come “quel mazzolin di fiori”. Genuina, limpida e diretta, a similitudine degli ambienti di quota e dei suoi abitanti, animali o uomini che siano.
Una vita da cacciatore dove però la caccia, quasi paradossalmente, cede il passo a quello che ne rappresenta l’essenza più intima, ossia l’emotività profonda, l’amore per la natura, il piacere delle amicizie ad essa collegate, la semplicità delle azioni. Quindi, una vita sentimentalmente” venatica” a prevalente sfondo alpestre quella che Mario ci racconta nel suo libro, partendo da lontano ed insinuandosi, a poco a poco, nel presente, tecnologico, presuntuoso ed evanescente, ma senza rimpianti, quasi con lo stoicismo di chi possiede, a proprio sostegno, un’illimitata riserva di ricordi, linfa primordiale in cui cercare duraturo conforto. Chi come me ben conosce la severità dell’andar per vette, non su provvidenziali sentieri o confortevoli carrarecce, ma barcamenandosi in tormentosi fuori pista spacca cuore, nella speranza di vedere un paio d’ali barrate di bianco, in campo nero, dar su dai rododendri dopo un onesto lavoro dell’amico cane, non può che apprezzare l’impegno bibliografico di Mario. E anche ringraziarlo per aver saputo, senza ridondante enfasi, ma con schietta semplicità farci rivivere quei favolosi tempi passati quando avevamo solo il cielo per cappello, roccia dura sotto i tacchi, trent’anni di meno e molte voglie di più.
Il libro si può trovare tranquillamente su Ebay e su Amazon, cosa più semplice, oltre che nei vari CA della provincia di Cuneo, negozi di sport, armerie e alcune librerie in zona al prezzo di €15
armando
Racconti di caccia quotidiana, raccontati e vissuti con passione e semplicità e riportati con altrettanta schiettezza. Il teatro è senza dubbio la montagna con paesaggi e colori colti da occhi di chi ama ciò che solo la natura ci sa donare e, della montagna ne fa il senso della vita. Ma i veri protagonisti sono i Setter, si con la S maiuscola Suoi compagni di caccia e di vita. Bene ha fatto ad elargire Loro carezze abbondanti di cui non sono mai sazi. Bel libro scorrevole e piacevole. La saluto cordialmente.
A dimenticavo, sono Armando Meandro, destinatario del libro regalatomi per natale da mio figlio Luigi comprato su amazon. Belle anche le foto