Scolopax Rusticola (113)

Nella prima metà del 2011 – altra novità – è stato diffuso il Progetto di ricerca ISPRA, elaborato da Arianna Aradis e Fernando Spina che hanno ben compreso la necessità di un coinvolgimento di tutti gli Enti pubblici interessati alla conservazione e gestione della beccaccia.

Questa ricerca, in particolare, dovrebbe definire il “Ruolo dell’Italia nel sistema migratorio della Beccaccia, Scolopax rusticola” in base ad un programma pluriennale di monitoraggio (previsto dalla Direttiva CEE 2009/147 e dalla Convenzione di Bonn per tutti i migratori) coordinato dall’ISPRA, che dovrà creare una rete opportunamente distribuita di stazioni di inanellamento specifiche per la beccaccia (in Italia finora ha funzionato solo Castelporziano). Se saranno reperite sufficienti risorse economiche, il progetto prevede l’utilizzo anche di tecniche di radiotracking satellitare che possono fornire informazioni vitali sulla biologia della specie. L’implementazione di uniformi protocolli di raccolta-dati nelle varie stazioni di rilevamento permetteranno il significativo confronto fra diverse realtà geografiche italiane da integrare con i dati già noti.

Le sessioni di catture avverrebbero tra novembre e febbraio a cadenza settimanale, effettuate da personale preparato mediante corsi, svolti da esperti e localizzati a S.Rossore, Castelporziano e laddove risulterà agibile un appoggio logistico per il personale docente. Le stazioni di inanellamento proposte dagli Enti pubblici interessati dovranno esser validate da sopralluoghi ad hoc per accertarne l’idoneità. Le Amministrazioni interessate potranno stipulare apposite convenzioni con ISPRA che, quale coordinatore del progetto, analizzando i dati raccolti, produrrà relazione sui risultati. Dette Amministrazioni potranno altresì realizzare – col supporto ISPRA – attività di sensibilizzazione e acculturamento del mondo venatorio sulla gestione ambientale, individuando così nella beccaccia una “specie guida”.

La partenza del progetto, in base a quest’ottima impostazione, prevede la selezione delle aree di cattura e corsi di specializzazione che, purtroppo, per il primo anno, sono riservati a inanellatori già in possesso di patentino (!) lasciando fuori i molti qualificati e disponibili (ed è un peccato perché la la manodopera non è abbondante!) ….speriamo che non diventi, come finora accaduto, un’attesa …infinita!

In questo quadro il Club della Beccaccia-Italia s’è dichiarato disponibile alla collaborazione, in particolare con l’oneroso acquisto di 2 trasmittenti satellitari e col supporto delle relative spese di gestione biennali.