Le informazioni sull’entità delle beccacce verificate in risalita, non sembrerebbero anticipare informazioni incoraggianti.

In attesa che nel corso della prossima tornata di Assemblee generali dei beccacciai europei (*) si possa finalmente delineare seriamente cosa è avvenuto nella passata stagione e se si pensa di apportare doverose innovazioni per una gestione veramente conservativa della specie, riporto sinteticamente qualche notizia relativa alla migrazione prenuziale che, secondo alcuni, avrebbe potuto fornire indicazioni sull’attendibilità delle previsioni catastrofiche… come se fosse credibile che ad una migrazione autunnale anomala – e comunque certamente non abbondante – potesse corrispondere una “ricca” risalita!

Ho parlato con amici che escono a caccia chiusa con i cani, sperando nel piacere di un incontro: in generale non hanno visto granché (è un eufemismo). C’è stato chi su 14 uscite marzoline nell’alto novarese non ha fatto nessun incontro; parimenti nulla in una vasta ed idonea zona d’addestramento dell’astigiano che di solito permetteva 4-5 incontri; qualche giornata “discreta” (altro eufemismo!) intorno a S.Giuseppe (tra il 15 ed il 25 marzo) e poi a fine marzo/inizio aprile in Liguria, Piemonte e Friuli; durante lo stesso periodo dal Lazio ho notizie di un ripasso discreto, con una puntatina anche a inizio marzo.

L’amico Sergei Fokin, capo del Gruppo di ricerca della Beccaccia di Mosca, il 18 aprile mi scrive che nella Russia centrale il primo avvistamento è stato il 9 aprile, dopodichè nei giorni seguenti fino al 17 aprile si son visti ai crepuscoli solo 3-6 maschi in croule: mi riferirà notizie complete dopo il suo lungo periodo di conteggi in foresta.

Da una panoramica delle 23 giornate previste per le prove del Trofeo Gramignani dal 21 gennaio 2018 (Carrara) all’8 aprile (S.Zeno), mi risulterebbero incontri con classifiche solo in 8 giornate; in 4 giorni nessun classificato, ed 11 giornate di prove sono state annullate per mancanza di beccacce o per neve. Senza dare a questi dati, da definire nei particolari, significato scientifico, parrebbe comunque logico interpretarli come un indice di scarse presenze. Quanto all’age ratio, so che gli esperti stanno esaminando le ali e speriamo quindi di poter in un prossimo futuro aggiornare i parzialissimi dati che avevamo fornito fino a dicembre e che comunque parlavano di percentuali di giovani inferiori alla norma di circa 20 punti percentuali, cioè praticamente pari a quelle degli adulti. 

(*) Tra fine maggio e inizio giugno si svolgeranno in Umbria l’Assemblea del Club della Beccaccia insieme a Beccacciai d’Italia, per definitivamente consacrarne la fusione in unico sodalizio; poi quella della FANBPO in Estonia, quella del CNB in Francia e quella del CCBP in Spagna…

Testo già pubblicato su www.continentalidaferma.it