premiato-adelio_ponce_de_leon……..Terminato il pranzo il pretore batte a piccoli colpi le mani sul ventre gonfio e si sdraia all’ombra sull’erba soffice.
– Neppure un colpo ho sparato, nelle canne c’è il grasso! – dice lentamente. Maggioni trema. Pipi sorride.
– Stia vicino a me oggi. Sparerà certamente. – dice asciutto l’avvocato. Loschi non risponde. Si leva a sedere, aggiusta le lenti, strizza gli occhi miopi, rotea il capo in alto.
– Quelli là non sono storni? – domanda indicando con il dito un branco di uccelli neri che si posa compatto sulla chiesetta della Trinità.
– vuole sparare agli storni? Aspetti che lego il cane – dice l’avvocato.
– Ne faccio una strage – risponde eccitato il pretore.
– Giudice, siamo nell’abitato, in tema di contravvenzione – ammonisce Pipi.
– Con il mio sedici non faccio molto rumore – risponde il pretore.
– Già…con il suo sedici non fa molto rumore – ripete ironico Pipi.
Il pretore raccatta il fucile e scavalca la siepe di ligustro che cinge il cortile e scompare dietro un filare di viti.
Gli storni si levano dal tetto, roteano in gruppo serrato e poi, preso di mira un alto, pioppo vi s i appollaiano.
– Adesso con il suo sedici farà una strage! – commenta ironico il Pipi.
Echeggiano due colpi. gli storni impauriti si sparpagliano nel cielo, poi si ricongiungono, ritornando sul tetto della Chiesa.
– Impossibile che non ne abbia ammazzati. L’albero era zeppo – dice il colonnello.
Percorrono un centinaio di passi tra i filari delle viti ed odono un vociare confuso. Accelerano. In uno spiazzo ove si erge il pioppo scorgono il pretore alle prese con un contadino. – Lei è matto. Ripeta quello che ha detto, se ne ha il coraggio – urla il pretore.
– Si che ce l’ho il coraggio. Lei ha sparato alla mia coniglia! – urla il contadino. E si fa sotto al Loschi roteando minacciosamente la falce.
– Ma che coniglia e coniglia! Lei scherza. Per sua norma io ho sparato agli storni.
– Non è vero, ha sparato alla mia coniglia. Un’ora fa c’èra e adesso? Ah…finalmente l’ho scoperto. E’ la terza che mi fregano. La terza…. – Il Loschi, vista la mala parata, si mette in autorità.
– Sa chi sono io? Sono il pretore di…. misuri i termini, altrimenti….
– Pretore o no lei ha ucciso la mia coniglia! – Insiste il villano.
Interviene il Maggioni: – Che succede Giuseppe?
– Buongiorno signor avvocato – saluta il contadino riconoscendolo – questo qui è con lei? – e indica il Loschi sbuffante.
– Si, perché?
– Perché ha ucciso la mia coniglia. Anzi tre coniglie. Lo apposto da un anno. Finalmente l’ho scoperto.
Il colonnello si piega in due per convulsioni di risa.
– Mi sembra impossibile che il signor pretore abbia sparato alla coniglia. Ha sparato agli storni. Se ti avesse accoppato la coniglia la si vedrebbe….
– Già…l’avrà nascosta. La campagna è folta. A me non la si fa tanto facilmente – e fissa il pretore.
– Giusto. La campagna offre mille nascondigli – ammette Pipi. Loschi lo sbircia con un grugnito.
Infine l’avvocato riesce a convincere Giuseppe dell’innocenza del pretore.
Riprendono la caccia.
– Beh, a noi può dirlo, dove ha nascosto la coniglia? – celia Pipi rivolto al pretore appena fuori dalla vista del contadino.
– Oramai a noi può dirlo! – aggiunge l’avvocato ridendo – Su, la tiri fuori.
– Se non la smettete tiro fuori questi – grida il pretore, facendo una mossaccia dondolandosi sul ventre ampio.
Borbottando entra a testa bassa in un campo di granturco. Di sotto ai piedi gli schizza via qualcosa. Lesto scarica la doppietta verso le frasche che si agitano.
– La lepre! Ho ucciso la lepre! – grida emozionato il pretore. E saltella nella direzione delle fucilate.
Nella corsa gli cadono gli occhiali, li rintraccia annaspando. Quando li rimette, imbrattati di fango, Pipi, impassibile, gli alza sotto il naso una coniglia scura.
– La coniglia! – annuisce Pipi freddamente.
– Già, la coniglia – conferma Maggioni.
Ma lo sbigottimento del pretore dura poco.
– Che si fa? – chiede.
Ma il pretore sa quello che deve fare. I due lo osservano.
– Coniglio o lepre fa lo stesso. E’ sempre stato un gran bel colpo! – Si convince compiaciuto, poi dà uno sguardo attorno. Con mossa rapida infila la coniglia nella cacciatora, guadagnando di corsa la macchina.
Adelio Ponce de Leon