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E’   intenzione dei responsabili del settore scientifico del C.d.Beccaccia  portare  avanti uno studio  sul  grado di maturazione delle gonadi  in gennaio.  L’interesse  riguardo tale specifico mese è dovuto al  fatto che in una parte d’Italia, soprattutto nel centro-sud, la possibilità di cacciare tale specie si ferma alla fine della 2° decade, in quanto non vorremmo mai abbattere beccacce in fase di volo pre-nuziale:  sembrerebbe infatti , che  già in questa decade di gennaio,  la specie abbia le prime spinte ormonali e quindi inizi la migrazione di ritorno verso le  aree di nidificazione, con immediato stop della caccia per salvaguardare la specie . Altre nazioni europee non sembrano concordare con tale opinione scientifica: per esempio in Francia si  caccia fino alla 2° decade di Febbraio così come in alcune regioni della Spagna  e in paesi  dell’Est  addirittura fino a tutto Marzo.

Vorremmo contribuire  a dirimere la questione : quando iniziano le modificazioni  delle gonadi  indicative di avvio di fase  riproduttiva? Pensiamo che una valutazione istologica su un campione consistente e pertanto ben rappresentativo, sia un metodo particolarmente affidabile e valido. Soprattutto se raccolto dai soci in varie regioni italiane, potrebbe  contribuire a interessanti chiarimenti. E’ nostra intenzione proporre ad altri club d’Europa se vorranno aderire  alla nostra ricerca per estendere le fonti di prelievo a diverse latitudini e rotte migratorie, mantenendo la stessa sede e metodica di esame dei materiali bioptici/autoptici.

E’ indispensabile una corretta metodica di raccolta dei materiali e la una  esatta conoscenza dei metodi di conservazione e invio alla di esame del materiale prelevato con le nostre autopsie:

1-    le gonadi (testicoli e/o ovario) devono esser prelevati appena uccisi cioè entro 8 ore (altrimenti il calore del corpo morto altera le analisi) con il minor trauma possibile sul delicato materiale

2-    Inserimento del materiale in provetta con Liquido di Bouin per “fissarle” (devono starci per 24-36 ore, in una quantità di liquido pari ad almeno 10  volte il peso delle gonadi cioè circa 5-6 ml).

3-     Dopo di che devono esser passati in provetta con alcool a 70° (NON quello denaturato, ma quello puro diluito con acqua fino al 70%).

4-    Di ogni provetta numerata progressivamente registrare : data prelievo, località, peso, sesso ed età.

Nota bene: Se, per caso, i testicoli fossero molto sviluppati (poco credibile in quel periodo) dovranno esser tagliati trasversalmente a metà per permettere al liquido fissatore e a quello di conservazione di agire sulle cellule più profonde.

Il materiale così attentamente raccolto (un prelievo ovviamente per provetta) verrà poi inviato alla nostra sede di raccolta/ catalogazione che verrà precisata con esattezza e successivamente da questa fatta pervenire in corretti tempi e modi  alla sede di esame istologico :

Dott.ssa Alberta Mandich Dipartimento Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV)-Genova

E’ doveroso ringraziare fin da ora la Dott.ssa Mandich (e il suo Dipartimento) che condurrà l’esame istologico delle gonadi come concordato. Grazie anche al nostro prof. Spanò per i suggerimenti e consigli fin dalla fase di avvio dell’idea. Grazie infine al Dott. Andrea Guidoni e collaboratori della sua Maremma che appena ricevuta nostra notizia della ricerca ha provveduto ad inviare i primi 9 campioni correttamente raccolti di altrettante beccacce ed ora già sotto esame microscopico.

                                                             Alberto Pellegrini