CACCIATORI DI MONTAGNA, DI BECCACCE E BECCACCINI

Il più felice non è assolutamente chi ammazza di più ne tantomeno chi trova di più e neanche chi ha i cani migliori, il più felice è semplicemente colui che trae il maggior godimento e divertimento nel trascorrere il tempo nel bosco o in montagna dietro la coda del proprio cane inseguendo le prede desiderate…….."magari in solitaria nel più alto rispetto di chi e di cosa lo circonda"

“Sintesi dell’Assemblea Federazione delle Associazioni Nazionali dei Beccacciai del Paleartico Occidentale” di Silvio Spano’

Due le giornate focali dell’Assemblea FANPBO il 24 e il 25 giugno:

La prima con le comunicazioni scientifiche di interesse generale, seguite da una tavola rotonda sulla cinofilia;

La seconda con l’assemblea generale vera e propria che tra l’altro prevedeva il rinnovo delle cariche sociali nel Bureau.

L’organizzazione – assai curata da parte del Club della Beccaccia d’Italia, grazie al grande impegno, attenzione e disponibilità di alcuni Soci locali (Cortellini, Scaglioni e Baldassarre) con la supervisione del Vice-Presidente Panzacchi e il costante contatto con la Presidenza – ha individuato nel Centro Congressi dell’Hotel S.Marco di Ponte-Taro una sede ottimale (che fra l’altro è situata ad un centinaio di metri dal casello autostradale di Parma ovest). Alcuni sponsor hanno offerto sostegno economico alla manifestazione che si è svolta senza quasi intaccare le casse del Club della Beccaccia. La sera precedente l’apertura dei lavori è stato proiettato uno splendido filmato di Loïc Coat, risultato di un lavoro quinquennale sulla vita intima della beccaccia dal titolo “Dans le secret d’une Reine”.

24 Giugno

La giornata tecnico-scientifica s’è aperta con il saluto dell’Assessore Provinciale alla caccia e con Panzacchi come attento moderatore, ed è rapidamente entrata nel vivo dei lavori:

1ª Comunicazione di Yves Ferrand dell’Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage (Francia) sugli effetti della forte siccità (ed incendi connessi) in Russia (terra “madre delle beccacce”!) dell’estate 2010 e la ripercussione sulle presenze nei Paesi di svernamento nonché su alcune misure che la situazione ha innescato.

2ª Comunicazione di Arianna Aradis dell’ISPRA (del gruppo di ricerca sulla beccaccia composto anche da Landucci e Spina) che hapresentato, il progetto nazionale di ricerca sulla beccaccia recentemente elaborato in seno all’ISPRA, illustrando i risultati finora ottenuti sull’argomento, soprattutto grazie all’attività di inanellamento nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano, con ampliamenti importanti di radiotracking sulle beccacce ivi svernanti, analisi di DNA e dosaggio dell’isotopo dell’idrogeno, al fine di individuare l’esistenza di eventuali diverse popolazioni svernanti in Italia, e – in caso positivo – di investigarne l’origine geografica. Non è mancata la richiesta di collaborazione al progetto da parte delle Associazioni specializzate.

3ª Comunicazione di Jean-Paul Boidot, presidente della FANPBO, che ha riportato i risultati di una ricerca supportata dal Club National des Bécassiers di Francia, sulla fisiologia della beccaccia in relazione alle sue esigenze energetiche nei momenti di ondate di freddo e in diverse localizzazioni geografiche del Paese.

4ª Comunicazione di Enrico Cavina, appassionato cultore della materia “beccaccia” e impeccabile raccoglitore della bibliografia specialistica nel suo sito www.labeccacciascientifica.it, che ha affrontato un argomento assaipoco noto, ossia lo studio anatomo-comparativo della beccaccia, confluito in un suo “Atlante fotografico” inedito. Di particolare effetto la documentazione della mancanza di pneumatizzazione dell’omero, e pertanto la sua maggior compattezza, verosimilmente legata all’importanza dei virtuosismi aerei di evolutiva sopravvivenza.

5ª Comunicazione di David Gonçalves, tecnico scientifico dell’Associazione dei beccacciai portoghesi (ANCG), genetista dell’Università di Porto, che ha affrontato due diversi aspetti: uno relativo ai dati raccolti dai cacciatori sul territorio continentale quanto all’ICA (age e sex ratio) e l’altro sull’interessantissima popolazione di beccacce insulare, praticamente sedentaria, nell’arcipelago delle Azzorre.

6ª Comunicazione di Paolo Pennacchini, Presidente dell’associazione italiana “Beccacciai d’Italia”, che ha illustrato una serie di problematiche e la sua interessante attività nell’organizzazioni di centri di ricerca sulla beccaccia opportunamente dislocati sul territorio nazionale.

7ª Comunicazione di Alex Cuadros, del Club Cazadores de Becada (CCB) (Spagna) che – oltre al bilancio della passata stagione – ha riportato nei dettagli l’esperienze di radio-tracciamento satellitare di beccacce svernanti nella Spagna settentrionale, culminate – almeno dal punto di vista dell’immaginario collettivo – col viaggio di “Karelia” (una beccaccia che dalla Cantabria è andata dritta fino alla Siberia occidentale, con un viaggio di circa 6000 km!)

8ª Comunicazione di Alberto Pellegrini, del Club della Beccaccia e vice presidente del Comitato per il Santuario della Beccaccia “isola di Vormsi-ONLUS”, che ha illustrato l’attività sull’isola, particolarmente vivace l’autunno scorso con l’inanellamento di 22 beccacce (due delle quali già riprese in Normandia e in Gran Bretagna) e che ha illustrato alcuni ipotesi di confronto dei dati dell’ICA diurno e delll’IAN notturno.

9ª Comunicazione di Silvio Spanò, Presidente del Club della Beccaccia-Italia, che ha fatto il punto sui monitoraggi con cane da ferma delle beccacce svernanti in 7 Parchi italiani, al fine di verificarne l’utilità nella conservazione della specie. Detto monitoraggio ha avuto l’imprimatur dell’ INFS, con l’elaborazione di un protocollo alla cui realizzazione hanno partecipato anche l’Università di Genova e il Club della Beccaccia.

10ª Comunicazione di Gianluigi Gregori, consigliere del Club della Beccaccia, che ha tracciato un panorama sulle recenti iniziative verificatesi in Italia per la gestione della beccaccia, vivacizzandolo di qualche proposta provocatoria! Gli impegnativi argomenti, sono stati solo momentaneamente interrotti dai sintetici interventi dei rappresentanti di tre importanti Associazioni venatorie italiane, con i relativi Presidenti nazionali e/o locali (Federcaccia, Enalcaccia, Liberacaccia).

Nel pomeriggio si è svolta la Tavola rotonda su “Il cane da beccaccia oggi” cui erano stati invitati noti nomi della cinofilia italiana i cui interventi si sono succeduti con grande compostezza ed efficacia con Cesare Bonasegale quale valido moderatore, e con Delaini, Attimonelli, Passini, Bellotti, Cammi, come relatori nella loro veste – oltre che di giudici e/o allevatori – in alcuni casi cultori di razze diverse (setter inglese, pointer, kurzhaar, epagneul breton, continentali italiani) e tutti cacciatori, che hanno sostanzialmente ribadito i concetti:

– che non esistono razze diversamente idonee, ma solo diversi gusti dei fruitori, influenzati dal livello della qualità media dei soggetti disponibili

– che l’ottimalità è fattore individuale, supportato dal patrimonio ereditario, ma fatto “sbocciare” e amplificato anche dalle qualità del proprietario-conduttore.

– che comunque fattori chiave sono l’intelligenza, il fondo e l’olfatto, ovviamente supportati dalla grande passione (temperamento), da una ferma solidissima e da un grande equilibrio nel contatto col selvatico e dal collegamento col cacciatore. Fondamentali le cosiddette “doti morali”.

Al dibattito che ne è seguito hanno partecipato: Boidot (F), Leresche (CH), Spanò e altri cinofili presenti.

25 Giugno

L’Assemblea FANBPO del sabato ha eliminato, in convocazione preliminare staordinaria, il limite di un solo rinnovo alla carica di Presidente (art.15 dello statuto) che pertanto potrà essere rieletto più volte a discrezione del Consiglio, soprattutto in relazione alla possibilità di permettergli il compimento di importanti iniziative intraprese nel suo mandato. Paesi membri presenti: Francia, Italia, Rep. d’Irlanda, Portogallo, Spagna, Svizzera, Ungheria. Quindi il Presidente Boidot ha letto il suo lungo ed interessante rapporto morale, approvato all’unanimità, come pure il rapporto economico illustrato dal delegato del CCB Cuadros. Le elezioni hanno confermato Jean Paul Boidot (Presidente – Francia) con due vice (Marco Panzacchi (Italia) e Larry Taaffe (Irlanda), hanno chiamato Denès Fluck (Ungheria) all’incarico di Segretario, con segretario aggiunto Paolo Pennacchini (Italia). Qualche membro delle commissioni è stato cambiato: per esempio nella commissione scientifica Spanò (Italia) è stato sostituito da Gonçalves (Portogallo). La FANBPO ha quindi offerto una beccaccia in bronzo dell’artista Mirco Ragaini, al segretario – purtroppo dimissionario – Philippe Leresche (presidente dell’Associazione dei beccacciai svizzeri), che in questi anni ha sempre dimostrato grande precisione e signorilità. Interessante il riavvicinamento del Club della Beccaccia e Beccacciai d’Italia nell’organizzazione della raccolta e lettura delle ali. Dopo alcune discussioni su problematiche specifiche, Boidot ha espresso la possibilità fondata che le prossima Assemblea generale si terrà a Limoge (Francia). Infine Gerard Aurousseau ha illustrato il bilancio della trascorsa stagione in Francia; i dati elaborati per altri Paesi verranno inseriti nel prossimo Bollettino on line. J-P Campana, Presidente del CNB (Francia) ha spiegato l’iter che finalmente ha portato all’ufficializzazione ministeriale in Francia del PMA nazionale (Prelievo Massimo Ammesso). Vista la mancanza di tempo, le relazioni tecniche di Lepetit (CNB), Fluck (Presidente dei Beccacciai Ungheresi) e Rosa (Beccacciai del Canton Ticino) sul bilancio meteo e sull’andamento stagionale, saranno inviate via e-mail ai singoli membri FANBPO. Nel Pomeriggio l’organizzazione ha portato i partecipanti a visitare uno stabilimento di produzione del famoso Prosciutto di Parma. Infine un ringraziamento particolare va a Martina Vitelli per la traduzione simultanea al servizio dei convenuti.

 

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