Coppia di giovani Starne

Il vero Cacciatore è un poeta con il gusto dell’avventura e dell’imprevisto; ama le cose belle ed apprezza il sapore di ciò che si conquista con fatica: sempre, perchè l’amore per la caccia è come una ferita aperta che non rimargina mai. Chi è fatto di questa pasta, nel “carniere” ripone frutti di cui andar fiero o niente; altrimenti………meglio i ricordi.  Novembre 197..: partenza da L’Aquila, destinazione V…….. (ex Jugoslavia). Millequattrocento chilometri inframmezzati da due sole fugacissime soste: una culinaria a Mira, in quel di Venezia, al ristorante “Nalin” (se scovate un posto dove gustare piatti di pesce più raffinati, segnalatemelo), l’altra ornitologico – fotografica nei pressi di Skocyan, lungo il fiume Krka sulle cui rive sonnecchiavano decine di anatidi; quando tento di fotografarli da vicino, un coro di striduli quac quac esplode al mio indirizzo; parolacce sicuramente. V……., Hotel Turist. Attorno un nugolo di autovetture; quasi quante ne sostano nei pressi dello stadio della mia città quando è di scena la leggendaria L’Aquila-Rugby: cacciatori italiani. Assieme alla sorpresa m’assale un triste presentimento.

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