Oltre alle regole scritte, il Cacciatore deve osservare anche un insieme di regole non scritte che devono guidare il suo comportamento in modo da essere rispettoso verso: – la fauna e l’ambiente; – i colleghi cacciatori; – i non cacciatori; – le cose altrui. Durante l’esercizio venatorio è necessario possedere un buon autocontrollo in modo da non farsi travolgere dalla passionalità che è il principale motivo che spinge il cacciatore nella sua attività. È necessario che il cacciatore acquisisca una mentalità frutto della riflessione e dell’onestà, una capacità di autocontrollo che gli consenta di affrontare serenamente anche delle limitazioni e delle rinunce. Egli deve curare la propria formazione, deve abituarsi a riflettere prima di agire, deve usare l’arma con sicurezza e coscienza. Il cacciatore deve contribuire alla protezione della fauna, collaborando alla conservazione degli ecosistemi, astenendosi da azioni contrarie alla legge, che possono nuocere alla salvaguardia delle popolazioni degli animali cacciabili e rispettare quelli protetti. Quando spara al selvatico deve fare in modo che l’animale venga colpito mortalmente, evitandogli ferite che lo farebbero soffrire; si deve prodigare per accertare sempre l’effetto del colpo sparato e deve tentare con i metodi idonei il recupero del capo eventualmente colpito.
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